A Brisbane, in Australia, ha fatto scalo quello che è il più grande scafo del mondo ad essere unicamente alimentato grazie allo sfruttamento dell’energia solare. Il Turanor, della Planet Solar, sta effettuando il giro delle principali città del mondo, con l’auspicio di diventare la prima imbarcazione al mondo a compiere il giro del Pianeta con la forza eco-energetica.
Attualmente, il Turanor ha già coperto oltre 15 mila miglia nautiche, ed è praticamente a metà del proprio lungo viaggio. Il nome Turanor, come gli appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien avranno già intuito, deriva da uno dei nomi presenti nella saga del Signore degli Anelli, e significherebbe “La Forza del Sole”.
La Bilgin ha lanciato una nuova imbarcazione di pregio, della lunghezza di 45 metri, alimentata da due motori della serie MTU 4000 12V con una potenza unitaria di 2.735 hp, e con un peso che – a metà carico – dovrebbe aggirarsi intorno alle 270 tonnellate. Un vero e proprio big del mare, che si appresta a varcare le acque europee, e non solo.
Heesen Yachts, uno dei leader internazionali nella produzione di superyacht di lusso, ha presentato qualche giorno fa la sua nuova applicazione per iPad – disponibile per il download gratuito dall’iTunes Store – che permetterà di poter vagliare al meglio la qualità e la quantità dell’offerta commerciale della compagnia.
Tempo di record nel mondo della nautica. L’Hydroptere Team ha infatti superato alcune prestazioni limite, migliorandole durante un evento che si è svolto nel Lago di Ginevra nel corso della scorsa settimana, quando le imbarcazioni della squadra in questione hanno sorpassato i record precedentemente in vigore.
L’estate si avvicina, e le principali società operanti nel settore della produzione delle imbarcazioni di lusso continuano a preannunciare la realizzazione di nuove barche di particolare pregio. È ora il caso della Trinity, che ha dichiarato alla stampa il pronto avvio dei lavori di costruzione di uno yacht super veloce in grado di raggiungere i 24 nodi.
Aegean Yachts, una delle società leader nel comparto di riferimento del quale ora parleremo, ha confermato a mezzo stampa che ha avviato la costruzione di due nuovi scafi, che andranno a completare la realizzazione di alcuni super yachts particolarmente ambiti, dalla lunghezza di 28 metri ciascuno.
Incidente nautico, fortunatamente (e miracolosamente) a buon fine, è quello avvenuto qualche giorno fa nello Stretto di Dover, dove due motoscafi si sono scontrati violentemente, a 11 miglia di distanza dal molo di Dover: gli equipaggi delle due imbarcazioni si sono messi in salvo, senza riportare grandi danni personali.
Dopo una lunga attesa, possiamo finalmente mettere gli occhi sul nuovo catamarano AC45 di Emirates Team New Zealand, imbarcazione che verrà utilizzata dalla squadra neozelandese all’interno delle gare della Coppa America World Series, la competizione preparatoria più attesa in vista del gran finale.
Engel & Volkers, società tedesca operante nel settore dell’intermediazione immobiliare di lusso, ha stilato una classifica che ci riguarda da vicino, poiché inerente la lista degli ormeggi più costosi al mondo per quanto concerne gli yacht e i superyacht, imbarcazioni non certo alla portata di tutte le tasche.
In tempi non certo molto felici per il settore della nautica, non mancano comunque i risultati molto positivi da parte di alcuni big del comparto, che anche in periodi di criticità internazionale riescono ad ogni modo a chiudere i proprio bilanci con risultati soddisfacenti in termini di vendita e in termini di redditività delle proprie attività principali.
Numeri impressionanti, quelli del nuovo superyacht creato da Crn su commissione del Gruppo Ferretti. Numeri talmente importanti che la maxi barca voluta dal gruppo dovrebbe – secondo la stampa specializzata nel settore – rientrare di diritto all’interno delle 70 imbarcazioni più grandi del mondo.
La Edmiston & Company ha nominato un nuovo chief executive officer che andrà a sostituire l’attuale amministratore delegato, Nicholas Edmiston: si tratta di Mark Cornell, norme già ben noto all’interno della compagnia di nautica, che pertanto assumerà il “timone” societario al posto del collega manager.