La nautica italiana, non è più un mistero, ha messo nel mirino il mercato asiatico. Ormai è un dato di fatto che si punti soprattutto sulla Cina. Non è certamente una casualità se Pechino viene ritenuta come una delle piazze più importanti a livello internazionale negli obiettivi a breve termine. L’export dei prodotti di nautica che vengono realizzati da aziende italiana, quindi, punta diretto verso il territorio cinese.
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Porti: parte il progetto italo-cinese da un miliardo presso il polo nautico di Zhoushan
Si chiama Baia Blu d’Oriente, il progetto presentato in occasione dell’ultimo Salone Nautico di Genova e che prenderà forma presso il polo nautico di Zhoshan, in Cina. La marina avrà 1200 ormeggi, due resort a 5 e 7 stelle, 365 ville e 1200 appartamenti; costo complessivo del progetto: un miliardo di euro.
Il progetto prende il nome dall’omonima società fondata dall’imprenditore cinese Lu Shan, che ormai da anni vive e lavora La Spezia, che coinvolto nel progetto la società Proship e Roberto Donà, docente alla Bocconi. Il progetto verrà realizzato da un fondo di private equity, attualmente in fase di avvio.
Cina, un fondo marittimo per le dispute commerciali
La Cina ha proposto formalmente di istituire un fondo di cooperazione marittima: l’ex Impero Celeste, attuale seconda economia a livello internazionale, ha anche precisato di non avere alcun interesse a impedire il commercio nautico, una precisazione necessaria dopo le critiche mosse da Stati Uniti e Filippine in merito ad alcune dispute territoriali nel Mare della Cina Meridionale. Il fondo in questione, il cui importo è stato fissato nella misura di tre miliardi di yuan (circa 450 milioni di euro), dovrebbe garantire lo sviluppo di un vero e proprio network marittimo con le principali nazioni del Sud-Est asiatico (ad esempio Singapore e Thailandia), come precisato dal vice-ministro per gli Affari Esteri della vasta nazione asiatica, Liu Zhenmin.
Registro Navale Italiano festeggia a Shanghai
Il Registro Navale Italiano festeggia quest’anno il proprio 150° Anniversario: tra gli eventi organizzati per celebrare la ricorrenza, il più recente si è svolto a Shanghai, promosso in collaborazione col Consolato Generale d’Italia in Cina e con la Confitarma.
Nell’occasione, si è svolto un incontro tra i maggiori imprenditori italiani del settore dello shipping e player istituzionali e industriali provenienti da diverse province cinesi, tra i quali molti esponenti dei cantieri cinesi.
Navi militari, ecco la prima portaerei cinese
Si chiam Varyag, la prima portaerei cinese, salpata nei giorni scorsi dal porto Dalian, a nordest del Paese, per quanto è stato definito come un semplice ‘test di navigazione’. L’agenzia Nuova Cina ha annunciato l’evento, destinato a suscitare un’ondata di orgoglio nazionalistico in Cina (e di conseguente preoccupazione nei paesi vicini, alla luce delle varie dispute in corso con Pechino sui confini marittimi).
Acquistata dieci dieci anni fa dall’Ucraina, la Vyrag, secondo quanto affermato dal Governo, sarà usata per ”la ricerca scientifica, l’esplorazione e l’addestramento”. Secondo la rivista specializzata Janés Defence Weekly, la nave sarà attrezzata con radar e con missili terra-aria, una notizia che, come sopra abbiamo anticipato, non ha certamente tranquillizzato i Paesi più vicini al gigante asiatico.
F1 Inshore, Rainbow e Valerio Lagiannella alla grande in Cina!
Eccola la gara che tutti tanto aspettavano, non solo dal Rainbow Team, ma specialmente dal driver Valerio Lagiannella. Un bellissimo nono posto nel GP mondiale di Shenzhen disputatosi domenica scorsa, e i primi due punti portati a casa. Finalmente la scuderia arcobaleno, dopo un anno davvero poco fortunato, è riuscita a trovare la via giusta per schivare i flussi negativi. Valerio, che unitamente al team, aveva curato molto l’aspetto meccanico della sua barca, durante le qualifiche del sabato ha dovuto accontentarsi della diciottesima piazza.
F1 Inshore, Sami Selio e il Woodstock Red Devil Team trionfano a Shenzhen!
La pole position di ieri dimostrava che il rapporto con la barca per Sami era ottimale. Qui in Cina, infatti, già dalla gara precedente ha dimostrato di andare molto forte e finalmente è arrivata la prima vittoria tanto attesa e meritata dopo il secondo posto a S.Pietroburgo in Russia. Il team ha svolto un ottimo lavoro, permettendo al nostro pilota di comandare la gara sin dal primo giro. “È stato un weekend perfetto!” ha commentato Sami al momento del trionfo, visibilmente emozionato dalla vittoria.
F1 Inshore, Woodstock Red Devil Racing si prepara per Shenzhen
Riscendono in acqua i bolidi della Formula 1 Inshore, per la sesta tappa del mondiale e per la seconda volta in Cina. Questa volta sarà Shenzhen ad ospitare il prestigioso evento di motonautica. Il team Woodstock Red Devil Racing scenderà in acqua determinato più che mai, pronti a fare una prova degna di nota così da lasciare la Cina con più punti possibile. Dopo la prima sfortunata gara in Cina, in cui Sami ha dovuto abbandonare al 39° giro dal primo posto, tutto il team si è messo al lavoro a testa bassa per dimostrare tutto il proprio valore e confermarlo definitivamente in un campionato in cui il Woodstock Red Devil non è ancora riuscito a far da padrone.
Rainbow Team, fortuna in debito
Seconda e ultima tappa cinese per la Formula 1 motonautica. Dopo il GP di Liuzhou, i nostri eroi saranno in acqua a Shenzhen, a pochi chilometri da Hong Kong, in quella che Fabrizio Bocca, coach del team Rainbow, ha definito «l’arena della motonautica, una sorta di circuito cittadino». Il tracciato cinese infatti presenta caratteristiche che pochi altri circuiti possono vantare. Una sola virata a destra, quattro a sinistra e il rettilineo più lungo che conta soltanto 368 metri, tutto ciò renderà la guida molto tecnica e poco veloce e sottoporrà in oltre, in modo molto stressante il fisico di ogni pilota che scenderà in acqua. Per quanto riguarda i driver del Rainbow Team la situazione non è delle più rosee.
Powerboat P1, Lai vuole aprire la Cina alla motonautica
Martin Lai, il manager del team cinese, ha detto che si sta impegnando ad aprire la Cina al Powerboat P1. La Cina è già una nazione di riferimento di molti sport, e il CEO del Powerboat P1, Jim O’ Toole, ha detto che il management del campionato sta valutando l’opportunità di correre in Cina nei prossimi anni. Nonostante attualmente viva nel Regno Unito, Lai è estremamente orgoglioso delle sue radici cinesi. In un intervista esclusiva per il nostro sito, ha dichiarato la sua passione per la sua nazione d’origine e di quanto desideri far progredire la competizione in Cina. Sarà una nazione con un’importanza speciale specie considerando tutte le nuove economie emergenti nell’area del Far East.
Formula 1 Inshore, il Woodstock Red Devil Racing abbandona Liuzhou con grande delusione
Doveva essere la gara tanto attesa, della piena affermazione, ma purtroppo questo non è avvenuto. Il sabato, giorno di qualifiche si era aperto con la pole di Sami Selio #1 e l’ottavo tempo di Massimo Roggiero #2, finalmente le cose sembravano veramente andar bene, soprattutto per Sami, molto felice della pole. Massimo però, a causa della rottura dello scarpone durante le prove, non riuscendolo più a riparare, ha deciso insieme al team di non prender parte alla gara della domenica.
Formula 1 Inshore, weekend sfortunato per il team Rainbow
Il primo GP cinese, quello di Liuzhou, la città del Drago, è stato vorace. Ora dopo ora, fin dalle qualifiche, si è mangiato barche e piloti. Sabato durante le qualifiche i mezzi al pontile erano 21, ma alla partenza di domenica se ne sono presentati solo 18 e solamente 9 hanno finito la gara. Un circuito in una location straordinaria coronato da più di cinquantamila spettatori e un vento che ha reso la situazione ancor più difficile, ha regalato grande spettacolo.
Formula 1 Inshore: a Liuzhou Cappellini ritirato, Kourtsenovsky quinto
Un Gran Premio dalla doppia faccia quello che si è svolto sulle acque del fiume Liu a Liuzhou. La partenza, su un percorso corto ed angusto, si è confermata ancora una volta un momento difficile sia per i piloti in gara che per l’applicazione dei regolamenti. Il catamarano DAC CM-2008, condotto da Guido Cappellini, si è lanciato in testa al gruppo dei partenti dimostrando subito di avere una marcia in più rispetto agli altri, ma purtroppo, la quarta fila in griglia, causa la variabilità del meteo durante i top-six del sabato, ha costretto Guido ad una manovra ad alto rischio per poter virare in testa alla hole-shot. Ne è uscita una collisione con l’emiratino Al Hameli ed addirittura un cartellino rosso.
Formula 1 Inshore, Cappellini 4° in griglia di partenza a Liuzhou
E’ iniziato oggi il primo dei due Gran Premi previsti ad ottobre in Cina. Dopo l’evento inaugurale del venerdì, con l’apertura del paddock sulla riva sinistra del fiume Liu, proprio nel cuore della storica “Città del Drago”, in uno scenario mozzafiato, le imbarcazioni sono scese oggi in acqua di fronte a migliaia di spettatori. “Siamo in un’ansa del fiume e questo determina un continuo variare delle condizioni del campo gara. Tecnicamente siamo al top, come ci aspettavamo, e sin dalle libere di questa mattina abbiamo fatto segnare ottimi tempi in linea con quelli degli avversari. Giriamo al limite dei 35’’ per coprire i 1.575 metri del percorso ed a queste velocità qualsiasi variare delle condizioni è determinante”.
Formula 1 Inshore, Woodstock Red Devil Racing vola a Liuzhou
11 e 12 ottobre sono le date del primo dei due gran premi previsti in Cina. La prima tappa dove approderanno i bolidi di Formula 1 Inshore è Liuzhou. Come al solito il team Woodstock Red Devil Racing non potrà mancare a un appuntamento così affascinante e bello, visto l’enorme numero di persone che assisteranno a questo weekend di motori. Come già noto, i due piloti che scenderanno in acqua sono Sami Selio #1 e Massimo Roggiero #2. Sami non ha bisogno di essere presentato visto che è reduce da un mondiale vinto nel 2007 e anche Massimo visto l’invidiabile palmares che segna la sua carriera.