
“Grazie alla mia recente conoscenza con il grande Paul Cayard, ho avuto il privilegio di partecipare ad una regata organizzata dallo YC Montecarlo ed dallo YC Italia con percorso costiero che ci ha portato da Saint Tropez a Valencia passando per Tolone, Tarragona, Palma di Maiorca. Il tempo non è stato troppo clemente con noi, purtroppo molto freddo e mare hanno condizionato equipaggi e prestazioni, non siamo riusciti a dare ne Spi ne Gennaker, il vento si è tenuto costante sui 35/ 38 nodi ed il mare era sempre 5/6 e sul tratto da Tolone a Tarragona (golfo del Leone) ci siamo trovati onde che arrivavano a 4 mt.,per alcuni tratti abbiamo avuto bisogno dei Ballast aggiuntivi circa 500 kg per tenere la barca stabile , si navigava infatti ad una media di 12/15 nodi ed eravamo in 12!
America’s Cup World Series: il cargo sbarca in Europa
Si chiama HR Constitution, ed è la grandissima nave cargo preposta al trasferimento dell’AC World Series che farà tappa il prossimo aprile a Napoli. A bordo ci sono nei container

Il Protocollo della 33° America’s Cup è stato realizzato con l’intenzione di organizzare un evento di altissimo livello, un’ulteriore evoluzione della 32a edizione con misure taglia costi che consentano la partecipazione di più sfidanti possibili nel lasso di tempo più breve possibile, e che offra agli organizzatori le necessarie risorse per organizzare e gestire un evento di successo del tutto paragonabile ad altri eventi sportivi di caratura mondiale. Una volta realizzato, il Protocollo è stato progressivamente emendato e sviluppato con il contributo gli sfidanti regolarmente iscritti. A causa di alcune interpretazioni non corrette di una parte della comunità velica, Brad Butterworth, skipper di Alinghi, offre il contributo che segue, nel tentativo di fare definitivamente chiarezza sull’argomento:

