Diciannove team si iscrivono per partecipare alla 33° America’s Cup nel 2010


AC Management ha annunciato oggi che la lista degli iscritti per la 33a America’s Cup è formata da 19 team, otto dei quali sono all’esordio nella competizione. Tutti gli sfidanti della precedente edizione, la 32 America’s Cup, si sono iscritti nuovamente, tranne uno. A parte il Defender Alinghi e il Challenger of Record, Desafío Español, sono stati 21 i team che hanno presentato la domanda d’iscrizione, dei quali 17 sono stati accettati. Tre di questi devono ancora terminare di rgolarizzare definitivamente l’iscrizione e a loro è stata garantita una proroga fino al 15 gennaio. Altri tre team non sono stati accettati in quanto alla domanda di iscrizione non è seguita, entro il 15 dicembre, la presentazione dei documenti previsti. Carbon Challenge ha ritirato la sua iscrizione.

Dichiarazione ufficiale di Alinghi sulla decisione di BMW Oracle di non iscriversi alla 33° America’s Cup e di proseguire nell’azione legale


“L’annuncio di BMW Oracle Racing e di GGYC non ci sorprende affatto, perché loro non hanno mai dimostrato un reale interesse ad iscriversi all’evento insieme agli altri 14 team che lo hanno già fatto ufficialmente. Al contrario, in ogni occasione hanno scelto di voler insistere nella prosecuzione di un’egoistica strategia legale.

Alinghi prepara SUI 100 per la regata annuale del CNEV


Questa settimana, mentre la maggior parte di persone negli USA saranno impegnate con le elezioni, qui a Valencia, tutti si concentrano sulla regata annuale del CNEV. Sono attesi più di 100 partecipanti, compresi i team dell’America’s Cup; Desafío Español, Alinghi, Luna Rossa e TeamOrigin con le barche della classe ACC versione 5.0.

33° America’s Cup, comunicato stampa di Vincenzo Onorato

 “In riferimento alla riunione tenuta a Ginevra il 30 ottobre u.s. dalla Société Nautique de Geneve e Alinghi con gli sfidanti alla 33ma Coppa America, Mascalzone Latino comunica quanto segue: ci scusiamo per non aver potuto partecipare a causa di precedenti impegni presi e confermiamo la nostra presenza alla riunione dell’11 novembre p.v. E’ mio dovere precisare che, se anche avessimo partecipato alla riunione, non avremmo comunque firmato la richiesta al Golden Gate Yacht Club di ritirare la causa presso la Corte Suprema di New York. Come già più volte espresso, noi di Mascalzone Latino condividiamo il ricorso di Oracle finalizzato all’organizzazione di un evento con delle regole eque, regole che consentano a tutti gli sfidanti una possibilità di vincere. La cosa più semplice, per porre fine all’intera vicenda, è ritornare al protocollo che ha governato la 32ma edizione.

Undici challenger partecipano al meeting organizzato dal Defender dell’America’s Cup e chiedono a BMW Oracle di ritirare la causa legale e di unirsi al gruppo


Undici challenger iscritti alla 33° America’s Cup e il Defender Alinghi, si sono incontrati oggi presso la sede della Société Nautique de Genève, per il primo dei tanti Competitor Meeting, nel corso dei quali si discuterà del ritorno dell’evento sull’acqua il più presto possibile. La riunione è stata organizzata da AC Management, la società che gestisce l’evento per conto del Defender, e presieduta dallo skipper di Alinghi, Brad Butterworth.

Il Defender dell’America’s Cup Alinghi apprezza la decisione di Team New Zealand di ritirare la causa legale


Alinghi, il Defender della 33° America’s Cup, conferma che Emirates Team New Zealand ha ritirato la sua causa legale contro il team, Ernesto Bertarelli, AC Management e la Société Nautique de Genève. Alinghi conferma inoltre che Team New Zealand (TNZ) parteciperà, insieme agli altri challenger iscritti, all’azione comune per riportare la 33a America’s Cup in acqua il più presto possibile, già a partire da domani a Ginevra dove cominceranno i meeting tra i Concorrenti.

America’s Cup, Alinghi risponde alla lettera di Larry Ellison


Alinghi ha ricevuto la lettera di Larry Ellison e rileva che BMW Oracle Racing (BOR) è ritornato sulle sue posizioni di un anno fa, motivo per cui nessun progresso è stato ancora realizzato al momento. Alinghi aveva sperato che a seguito dell’annuncio di questa settimana sulla riapertura delle iscrizioni per la 33° America’s Cup e il rilancio di una serie di incontri tra i partecipanti all’evento per affrontare i piani per il futuro e la progettazione di una nuova classe di imbarcazioni, BOR decidesse di ritirare la causa legale che sta bloccando l’evento nelle aule di giustizia di New York e si unisse ai challenger già iscritti per costruire insieme una 33a America’s Cup di successo.

Valencia, ferve l’attività nel Port America’s Cup


Mentre la settimana volge al termine, a seguito dell’annuncio della partecipazione dell’AC class alla regata annuale del CNEV, diverse basi dell’America’s Cup Village mostrano segni di vita. Alinghi sta preparando SUI100, la barca che ha vinto l’ultima edizione dell’America’s Cup per regatare l’8 e il 9 novembre a Valencia. Desafío Español è al lavoro per mettere in acqua la loro ultima barca, ESP97, mentre alcune voci di banchina dicono che anche Luna Rossa potrebbe essere presente insieme ad altri team.

La Société Nautique de Genève e Alinghi rilanciano la 33° America’s Cup


Lo yacht club defender dell’America’s Cup, Société Nautique de Genève (SNG), il Defender Alinghi e la società organizzatrice dell’evento AC Management (ACM) stanno affrontando i passi necessari per riportare l’America’s Cup sui suoi binari insieme al Challenger of Record, il Club Náutico Español de Vela (CNEV) e a tutti i challenger che intendono partecipare alla manifestazione.

33° America’s Cup, Mascalzone Latino interviene nuovamente nella causa tra BMW Oracle e Alinghi

 Il Reale Yacht Club Canottieri Savoia (“RYCCS”) e Mascalzone Latino hanno depositato una nuova memoria davanti alla Suprema Corte dello Stato di New York, intervenendo per la seconda volta nella causa tra la Sociétè Nautique de Geneve (“SNG”) ed il Golden Gate Yacht Club (“GGYC”) – quali parti interessate all’esito del giudizio – utilizzando l’istituto giuridico c.d. amicus curiae (“amico della Corte”). “Lo scopo di questo nostro nuovo intervento – spiega Vincenzo Onorato – è di ricordare alla Corte che l’esito di questa disputa determinerà se l’America’s Cup, uno dei più prestigiosi trofei della tradizione velica, potrà mantenere i suoi standard storici o se la Coppa perderà la sua reputazione di evento altamente tecnico e sportivo”.

Brad Butterworth interviene sul Protocollo della 33° America’s Cup

 Il Protocollo della 33° America’s Cup è stato realizzato con l’intenzione di organizzare un evento di altissimo livello, un’ulteriore evoluzione della 32a edizione con misure taglia costi che consentano la partecipazione di più sfidanti possibili nel lasso di tempo più breve possibile, e che offra agli organizzatori le necessarie risorse per organizzare e gestire un evento di successo del tutto paragonabile ad altri eventi sportivi di caratura mondiale. Una volta realizzato, il Protocollo è stato progressivamente emendato e sviluppato con il contributo gli sfidanti regolarmente iscritti. A causa di alcune interpretazioni non corrette di una parte della comunità velica, Brad Butterworth, skipper di Alinghi, offre il contributo che segue, nel tentativo di fare definitivamente chiarezza sull’argomento:

33° America’s Cup, Vincenzo Onorato: “Adesso è il momento di scegliere: America’s Cup o Alinghi’s Cup”

 Pubblichiamo integralmente l’accorata lettera di Vincenzo Onorato in cui espone la sua visione della vicenda giudiziaria che ha sconvolto l’America’s Cup. Nella missiva non manca un duro attacco al consorzio svizzero Alinghi. Di seguito la lettera completa.
“Ora, che è rimasta una sola ed ultima possibilità di appello contro la decisione della settimana scorsa dall’Appellate Division della Corte di New York, che ha riassegnato a CNEV il ruolo di Challenger of Record, l’intero futuro della Coppa America è a rischio. Infatti, se questa decisione resterà in vigore l’evento principe del nostro sport smetterà di essere una autentica competizione velica. Quello che avremo, invece, sarà una manifestazione che “finge” di essere la Coppa. Come prevedibile, abbiamo sentito grida cariche di panico richiedenti a tutti i costi un evento con più sfidanti, quasi come se le regole di svolgimento non fossero importanti. Ma quale tipo di evento si avrebbe con un Challenger of Record che abbia già assicurato al defender la possibilità di non perdere?

33° America’s Cup, dopo la sentenza dell’Alta Corte di New York BMW Oracle pensa al ricorso


Sorpresa e disappunto per il team della Coppa America di vela Bmw Oracle, dopo la sentenza della divisione d’appello dell’alta corte dello Stato di New York, che ha spodestato gli americani dalla posizione di ‘Challenger of Record’, primo degli sfidanti, per restituirla agli spagnoli di Desafio (Club Nautico Espanol de Vela).

La Société Nautique de Genève vince l’appello sull’America’s Cup, la Suprema Corte di New York reintegra il Club Náutico Español de Vela come Challenger of Record


La Divisione d’Appello della Suprema Corte di New York ha emesso oggi una sentenza favorevole alla Société Nautique de Genève dichiarando che il Club Náutico Español de Vela (CNEV) è il legittimo Challenger of Record per la 33° America’s Cup e negando, nello stesso tempo, questo status al Golden Gate Yacht Club (GGYC). Questa la prima dichiarazione di Ernesto Bertarelli, presidente di Alinghi: “Siamo felici di questo risultato. Possiamo così continuare a lavorare alla nostra visione di un evento multi challenger. La decisione della corte che ci ha dato ragione, ci consente di riportare l’America’s Cup nuovamente sull’acqua”.