Carta nautica, novità sul Lago di Como

 Il Progetto Navigazione Sicura inizia a prendere corpo, e il primo passo nei confronti di un miglioramento della sicurezza nella zona del Lago di Como, è stata la predisposizione di una nuova Carta nautica, frutto della collaborazione tra il Consorzio del Lario e dei Laghi Minori, e le Camere di Commercio di Como e di Lecco, che hanno deliberato il lancio di questa iniziativa in favore della sostenibilità nautica.

L’obiettivo della Carta è ovviamente quello di migliorare il grado informativo di tutti coloro che approcciano nella zona di competenza. Oltre a contenere il dettaglio delle informazioni tipiche di una qualsiasi carta ad utilizzo nautico, la nuova Carta nautica (edita da De Agostini), è arricchita da contenuti iconografici che ne permettono una più agevole lettura, anche agli occhi dei navigatori meno esperti, che desiderino approcciare al mondo del mare con le proprie piccole imbarcazioni.

Australia: nuove proposte di pesca per i parchi marini

 Il governo australiano ha annunciato le proprie proposte in tema di nautica e pesca: in particolare, le speranze di Canberra sono quelle di veder trionfare il senso comune, piuttosto che lasciare spazio ad altre iniziative che invece minacciano seriamente di bandire la pesca in una larga porzione di oceano nella costa sud-occidentale. Una bozza di programma è già stata approntata dall’esecutivo federale, il quale si è occupato da tempo di tali questioni. In effetti, è da qualche mese che si parla con insistenza di istituire dei parchi marini che siano in grado di coprire ben 530mila chilometri quadri, più precisamente nella zona compresa tra la Shark Bay e la Kangaroo Island, nella parte più meridionale della nazione oceaniana. C’è comunque da precisare che il ministro delle risorse ittiche statali, Norman Moore, sta tentando in tutti i modi di consentire la pesca commerciale e amatoriale in queste zone, così a rischio negli ultimi tempi.

Golfo di Napoli: nuova cartina nautica per tutelare le aree marine

 La sensibilizzazione nei confronti del mare e della sua tutela sono quanto mai necessari in questo periodo: ecco perché non si può non accogliere con favore l’ultima campagna promossa in maniera congiunta dalla Guardia Costiera e dall’Associazione Nautica Regionale Campana (Anrc), le quali hanno deciso di rendere più dettagliate le informazioni in merito agli atteggiamenti più giusti e idonei che bisogna tenere nelle aree marine protette. L’obiettivo da raggiungere, come appare evidente, è quello di inquinare il meno possibile e salvaguardare le risorse del Golfo di Napoli. Domenico Picone, ammiraglio della Guardia Costiera locale, e Marco Monsurrò, numero uno dell’associazione menzionata in precedenza, hanno presentato una nuova e innovativa cartina nautica, uno strumento che si ripromette di illustrare ai diportisti quali azioni vanno intraprese quando si naviga, evitando pertanto tutto ciò che può risultare oltraggioso nei confronti della natura marina.

Mediterraneo da remare: canoisti e canottieri per rispettare il mare

 È partita proprio stamattina da San Benedetto del Tronto (provincia di Ascoli Piceno) la campagna “Mediterraneo da remare”: l’iniziativa, la quale ha preso il via dalla Lega Navale Italiana della cittadina marchigiana, beneficia della collaborazione strategica tra il Centro Turistico Studentesco (meglio noto come Cts), Marevivo, l’associazione ambientalista che tutela il mare, ma soprattutto la fondazione Univerde. Quest’ultima è l’organizzazione che promuove la diffusione della cultura ecologista ed è presieduta dall’ex ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. Di cosa si tratta esattamente e perché tutto questo interesse per il Mar Mediterraneo? L’intento è quello di fornire il sostegno più adeguato alle strutture ricettive e turistiche che svolgono la loro attività sui vari litorali del vasto mare in questione, ma anche sui laghi e sui fiumi: in cambio di questo supporto vi sarà l’impegno a non inquinare le acque del Mediterraneo con l’utilizzo dei tradizionali motoscooter, privilegiando invece imbarcazioni “verdi”, quali le canoe e le altre barche sospinte solamente dal movimento dei remi. I vari villaggi e le spiagge coinvolte dovranno quindi diffondere il più possibile questo messaggio green.

New Hampshire: nuove regole per la pesca nel 2012

 La data del prossimo 26 luglio sarà fondamentale per lo stato americano del New Hampshire: il Fish and Game Department sta infatti approntando delle modifiche alle norme che regolano la pesca in questo territorio, una vera e propria rivoluzione che verrebbe avviata a partire dal 2012. Quali proposte sono state avanzate di preciso? Tra i tanti progetti figurano, in particolare, l’adozione di una norma specifica che faccia in modo che il numero di linee utilizzate per la pesca con la lenza non superi il numero legale di quelle consentite. Il governo di Concord è anche intenzionato ad accrescere il limite relativo alla pesca della trota, una modifica che dovrebbe andare a riguardare il Dublin Lake di Dublin: nello specifico, si potrebbe passare da tre a cinque pesci totali, mentre i cambiamenti relativi al Perch Pond di Lisbon, un’altra delle principali località marittime dello stato federale in questione.

Tutti i misteri del naufragio del vapore Ercole

 Sono passati centocinquanta anni non solo dall’unità d’Italia, ma anche da uno dei naufragi più misteriosi avvenuti nel nostro paese: il 4 marzo del 1861, infatti, scompariva per sempre nelle acque di Capri il vapore Ercole, al bordo del quale vi erano settantadue persone, tra cui Ippolito Nievo, autore de “Le confessioni di un italiano”, nonché valente garibaldino. Niente fu mai ritrovato, né le persone né i libri contabili che erano a bordo dell’imbarcazione e che testimoniavano l’amministrazione finanziaria della spedizione dei Mille. Quel vapore doveva percorrere il tratto da Palermo a Napoli in ben sedici ore, anche perché si trattava di una nave ormai piuttosto in là con gli anni, tanto che allo stesso Nievo fu consigliato di optare per l’Elettrico, più piccolo ma anche più sicuro. La storia invece ebbe un altro corso, con le acque del Mar Tirreno che quel giorno di tardo inverno erano abbastanza agitate.

Fogar-Mancini: il naufragio del Surprise del 1978

 Sicuramente nè Ambrogio Fogar, navigatore, esploratore e futuro conduttore televisivo di successo, nè Mauro Mancini, giornalista del quotidiano La Nazione, potevano immaginare quale sorte li aspettava qiando salparono a bordo del Surprise il 19 gennaio 1978 da Mar de Plata: l’imbarcazione viene infatti successivamente colpita e danneggiata da un’orca marina o da un’onda anomala, tanto da affondare in breve tempo. Il naufragio diventa la triste realtà e su una zattera di salvataggio gli stessi Fogar e Mancini riescono a portare alcuni viveri e qualche strumento di bordo in modo da tentare una disperata impresa di salvataggio. Da quel giorno di gennaio sono passati ormai quasi tre mesi e dopo ben settantaquattro giorni in balie della corrente, il 2 aprile i due vengono scorti dalla nave greca Mastro Stefanos e salvati. Ma Mancini, duramente provato dalla terribile esperienza, morirà due giorni dopo a causa di una polmonite.

Le Bahamas bandiscono la pesca commerciale degli squali

 Le Bahamas voltano decisamente pagina dal punto di vista nautico: lo stato insulare americano ha infatti bandito ufficialmente la pesca commerciale degli squali, tentando in questo modo di salvaguardare le quaranta specie che si trovano nelle splendide acque circostanti. Gli attivisti si sono battuti in prima linea per questa nuova legge, chiedendo una maggiore protezione per i pesci, alla luce soprattutto degli annunci delle compagnie alimentari locali, pronte ad esportare la carne di squalo fino ad Hong Kong. Il divieto vale per le circa 243mila miglia marine che circondano l’arcipelago di isole, il quale può vantare una presenza molto variegata di squali, una delle più differenziate del mondo. Il testo normativo in questione non risolve comunque del tutto il problema, visto che è soltanto la pesca commerciale ad essere vietata, mentre quella effettuata per altri motivi verrà ancora consentita, dunque i pescatori potrebbero adottare anche degli abili stratagemmi.

Porti europei, le migliori località per gli yacht

 Quali sono le migliori destinazioni portuali in Europa per gli yacht? Noi cerchiamo di fare qualche proposta, chiedendovi un aiuto per eleggere le coste più accoglienti per le imbarcazioni del vecchio Continente. Il nostro non è un elenco esaustivo, pertanto siete liberi di integrarlo a piacimento, con suggerimenti e consigli che possano essere utili per tutti i diportisti che desiderino spaziare sulle coste del vecchio Continente.

In primo luogo, non possiamo che annoverare il nostro Paese. L’Italia ha una lunga serie di porti molto apprezzati e accoglienti per le barche locali e straniere. Su tutti, vogliamo oggi ricordare la costiera amalfitana, nella Provincia di Salerno, che può offrire non solamente un comodo approdo per i diportisti internazionali, ma anche un accoglimento nelle zone più interne, con monumenti e luoghi di interesse non certo rari.

Genova: il mare diventa una proposta scolastica

 Anche il mare e la nautica possono diventare una materia tipica di qualsiasi istituto scolastico: almeno questa è l’intenzione che si avverte a Genova, con l’Ufficio Scolastico della Liguria e il Galata Museo del Mare di Genova, il più grande polo marittimo dell’intero Mediterraneo, che hanno sottoscritto un importante impegno volto a questa diffusione didattica. Che cosa prevede dunque l’intesa in questione? Il mare verrebbe studiato nei suoi aspetti peculiari, quelli da cui si può trarre un insegnamento importante, vale a dire l’economia e la cultura in primis, senza dimenticare i diversi linguaggi che lo contraddistinguono. Nel dettaglio, le proposte più interessanti sono tre e quindi bisognerà comprendere quale di queste ha il maggior valore educativo ed istruttivo; tra l’altro, sono previsti anche degli appositi corsi di formazione per gli insegnanti, in modo da trasmettere poi agli studenti tutta la passione che c’è in queste materie, in particolare con delle navigazioni mirate e appassionanti nel web.

Virgin Oceanic, missione negli abissi

Dove c’è un’impresa impossibile c’è sempre lo zampino della Virgin, gruppo del magnate britannico Richard Branson. Che si tratti di turismo in orbita nello spazio o l’esplorazione dei abissi marini i progetti sono sempre ambiziosi.

Con il sommergibile Virgin Oceanic, il super sottomarino con equipaggio, punta direttamente alla Fosse delle Marianne. Il sommergibile Virgin Oceanic rappresenta un progresso tecnologico senza precedenti. Questo permetterà di portare un equipaggio a profondità prima proibitive per gli esseri umani.

Industria marina, le potenzialità dell’esplorazione dei fondali

 L’industria marina è portatrice attiva di diversi settori molto importanti, alcuni dei quali scarsamente interessati, e altri caratterizzati purtroppo da insoddisfacenti regolamentazioni in materia. Uno di questi esempi è riguardante l’esplorazione dei fondali marini, sui quali numerosi Paesi, emergenti e non, sembrano aver deciso di porre rinnovata attenzione, nell’ottica di un miglioramento dello sfruttamento economico della risorsa marina, senza tuttavia perdere d’occhio la visione ecocompatibile del settore industriale.

Uno degli esempi più recenti ci è offerto dall’Arabia Saudita. Il Paese ha infatti iniziato alcune nuove attività nell’esplorazione dei fondali marini, con escursioni che potrebbero risultare determinanti per quanto concerne la scoperta e il successivo utilizzo ecosostenibile di nuove risorse energetiche.

Mega yacht, eletta la barca “regina” di giugno 2011

 Mega yacht news ha eletto la banca regina del mese di giugno 2011. Si tratta della Mary Jean, da qualche tempo partita per quella che si preannuncia essere una delle più belle avventure che anche a noi piacerebbe compiere: il giro del mondo, toccando le principali località marittime, da completare nel corso di due anni.

Attualmente l’imbarcazione si trova nei Caraibi, dove rimarrà qualche giorno prima di dirigersi verso il Canale di Panama e le isole Galapagos, per poi compiere ulteriori tappe intermedie che dovrebbero consentire allo scafo di approdare nei tempi previsti presso le isole Cook e, successivamente, presso le Fiji.

Alain Bombard, il naufrago che sfidò e vinse l’Atlantico

 È il 23 dicembre del 1952 quando, dopo ben sessantacinque giorni di mare, Alain Bombard riesce a raggiungere l’isola di Barbados, nelle Antille. Non si tratta di una semplice data, ma di un momento clou per la storia delle traversate nautiche, visto che proprio quel giorno il biologo e navigatore francese riesce a dimostrare che l’Oceano Atlantico può essere attraversato a bordo di un semplice canotto di gomma, senza viveri né acqua. Un naufrago volontario è dunque riuscito a vincere il mare. Certo, era acciaccato e pieno di malanni, aveva perfino perso quaranta chili, ma era comunque vivo. Come ci era riuscito? L’idea della folle traversata gli venne in occasione di una visita, in un ospedale francese, a dei naufraghi che poi sarebbero morti per il freddo e lo shock subito.

Garibaldi marinaio e corsaro, una storia poco nota

 Giuseppe Garibaldi è universalmente conosciuto come “l’eroe dei due mondi“, un combattente valoroso e disinteressato, ma spesso ci si dimentica di una sua grande passione: in effetti, il nizzardo era soprattutto un marinaio e nel corso delle sue lunghe avventure divenne addirittura un corsaro. Il Museo della Marineria di Cesenatico cercherà di colmare queste lacune con la mostra “Garibaldi uomo di mare”, la quale verrà inaugurata fra tre giorni e durerà fino ai primi di settembre. Il settore nautico deve molto a Garibaldi e le sue principali vicende sui mari vanno sicuramente raccontate. L’apprendistato marittimo comincia presto, visto che l’eroe della spedizione dei mille viene iscritto nel registro dei mozzi già a quattordici anni, nel 1821, e due anni dopo viene imbarcato ufficialmente per la prima volta, più precisamente sul brigantino Costanza.