Virgin Oceanic, missione negli abissi

di Redazione 283 views0

Spread the love

Dove c’è un’impresa impossibile c’è sempre lo zampino della Virgin, gruppo del magnate britannico Richard Branson. Che si tratti di turismo in orbita nello spazio o l’esplorazione dei abissi marini i progetti sono sempre ambiziosi.

Con il sommergibile Virgin Oceanic, il super sottomarino con equipaggio, punta direttamente alla Fosse delle Marianne. Il sommergibile Virgin Oceanic rappresenta un progresso tecnologico senza precedenti. Questo permetterà di portare un equipaggio a profondità prima proibitive per gli esseri umani.

Il principio è del tutto innovativo. Virgin Oceanic con la sua propulsione è ingrado di “volare” dentro l’oceano, come una razzo supersonico nello spazio. Questo sommergibile si è dimostrato meno invasivo rispetto ad altri sottomarini riguardo il contatto ravvicinato con gli abitanti del mare, così come hanno dimostrato le reazioni di balene e delfini.

A detta dei costruttori Il sommergibile è molte volte meno costoso da produrre e gestire rispetto a qualsiasi dei suoi omologhi meno capaci ed è in armonia con l’ambiente.

Sir Richard Branson ha dichiarato:

E’ stato esplorato meno del 3% del fondo marino e nessuno dei punti più profondi del pianeta sono mai stati compiutamente visitati; Per questo le opportunità di vedere e imparare da queste immersioni sono infinite.

Il veicolo ha un design unico fatto da 8.000 libbre di fibra di carbonio e titanio. La pressione sul fondo della fossa è profonda più di 1.000 atmosfere – la cupola quarzo solo è inferiore ai 13 milioni di libbre di pressione, il peso di tre navette spaziali.

A queste profondità, ogni singola parte del sub deve essere in grado di resistere a enormi pressioni, 1500 volte quella di un aereo, e proteggere il suo pilota dalle condizioni estreme a pochi centimetri di distanza. Come Sir Richard e Chris ogni pilota il sub al fondo del nostro pianeta, saranno consapevoli del fatto che se qualcosa dovesse andare storto, non c’è nessuna squadra di soccorso che li possa raggiungere, pur sostenuta da un equipaggio della missione, una volta in profondità, il pilota e l’ingegnere sono soli. Un prova di pressione completa sarà condotta nei prossimi tre mesi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>