Mancano meno di sei mesi alla partenza da Palma della Global Ocean Race 2011/2012, la regata in doppio dedicata ai Class40. Fervono i preparativi dei 18 team iscritti fra cui l’italiano Marco Nannini.
“Il nuovo albero in carbonio che ho ordinato per la GOR è finalmente uscito dall’autoclave, l’ho fatto periziare durante il processo di accettazione e la scansione ultrasonica conferma che e’ perfetto. Il vecchio albero aveva fatto oltre 50 mila miglia in regata e non ci fidavamo a farci un’altro giro del mondo, non vogliamo prenderci rischi inutili” ha commentato Marco Nannini.
Matteo Miceli è atterrato lo scorso 16 dicembre a Sydney per partecipare il prossimo 26 alla partenza della Rolex Sydney Hobart, ma questa volta non come spettatore come alla Vendèe Globe dove non ha potuto resistere ad essere presente e godersi in prima fila la partenza della mitica regata. Questa volta è presente per partecipare davvero e, come sempre, lo fa’ a modo suo. Andando e basta. Senza clamori, senza pubblicità o sponsor ma solo per il gusto di navigare, cimentarsi a vela senza riserve, cogliendo ogni occasione lo unisca al mare e senza risparmiarsi, con sincera passione e grande umiltà.

“Le prossime 24 ore si annunciano deliranti”. Si sa che a Giovanni e alla sua barca il poco vento non piace. E ormai da ieri notte i Class 40 stanno navigando quasi in piatta, alla ricerca di minime brezze e in lotta continua con le correnti. “Avevamo un vantaggio di 7-8 miglia sui nostri avversari che questa piatta ha bruciato. Abbiamo passato tutta la notte con 2-3 nodi di vento. Adesso c’è un lieve aumento da Est e siamo riusciti a mettere lo spi. Siamo agganciatissimi con i nostri rivali. Partouche è proprio dietro di noi, lo vediamo. Khat 7, Prevoir Vie e Grassi Bateaux sono più in terra e hanno un angolo migliore rispetto a noi. Il problema è che le mie previsioni meteo danno questa situazione stabile ancora per le prossime 24 ore, con il vento che girerà da sud est ma rimarrà purtroppo debole”.