Capodoglio intrappolato da due giorni in una Spadara in Calabria

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Ancora un grande cetaceo, un capodoglio di 12 metri questa volta, è rimasto intrappolato in una spadara, uno strumento di pesca fuorilegge da anni ma ancora largamente usata nei nostri mari, a causa di un’incoerenza della politica e della mancanza di assidui controlli. Da due giorni, il Capodoglio lotta tra la vita e la morte, letteralmente “incaprettato”, con testa e coda imprigionate, a 7 chilomteri da Cetraro nell’alto Tirreno cosentino. Da ieri pomeriggio è costantemente monitorato da motovedette della Guardia di Finanza, delle Capitanerie di Porto e da esperti del WWF ma il mare forza 5 ha costretto tutti a desistere dall’intervenire ieri notte. Il Capodoglio si agitava furiosamente lottando contro la morte con l’enorme rete che avvolgeva quasi tutto il corpo e la mandibola.

Purtroppo anche oggi il maltempo ha reso impossibile salvarlo sebbene un elicottero dei Roan di Vibo Valentia sia intervenuto per mantenere l’avvistamento. La pesca illegale non rispetta le regole e nemmeno i pescatori, che delle risorse del mare vivono. Questa piaga ha ridotto al minimo gli stock ittici e ora a peggiorare la situazione per i pescatori “legali” si aggiunge il caro gasolio. Si stima che in Italia più di 8000 tartarughe vengano catturate con le reti a strascico e tra le 3000 e le 6000 o più con il palangrese derivante (lunghe lenze con migliaia di ami ed esche).
(da wwf.it)

2 commenti su “Capodoglio intrappolato da due giorni in una Spadara in Calabria”

  1. TUTTA COLPA DI PERSONE SENSA CERVELLO CHE USANO DI STE RETI CHE NON POTREBBERO !!
    HANNO PRESO I CONTRIBUTI DALLO STATO MA CONTINUANO !
    SONO DELLE CAPRE !!

  2. sono daccordissimo ce ci usa le spadare andrebbe fucilato
    basterebbe aumentare i controlli
    una cosa nn mi convince dell’articolo
    si parla di mare forza 5 dice ce fino a quel momento sorvolava un elicottero
    ma nella foto c’è mare calmo
    direi quasi bonazza

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