Il decimo Gran Premio del Portogallo non è stata una pagina fortunata per il Tamoil Team. Dopo le qualifiche, nelle quali con caparbietà il team era riuscito a mettere in condizioni Guido Cappellini di centrare un’ottima seconda fila, un problema all’idroguida durante il warm up, tra l’altro finito solo un’ora e quarantacinque minuti prima dello start, ha compromesso sin dal via la gara di Cappellini, costringendolo a presentarsi in ritardo sulla griglia di partenza in ultima posizione. Il primo start ha visto l’alfiere azzurro recuperare ben 14 posizioni solo nel rettilineo di partenza e virare in 7° posizione, ma poi un problema tecnico di un altro concorrente in gara, fermo al centro del percorso, ha vanificato gli sforzi costringendo il commissario generale ad alzare la bandiera gialla ed a far entrare la pace-boat.
Restart di nuovo in ultima posizione ed inizio di un’altra spettacolare rimonta fino all’undicesimo posto quando, a metà gara, si è purtroppo ritirato per la rottura del motore. “Tante avversità non ci metteranno sicuramente in difficoltà – dice Cappellini – la nostra nuova DAC CM08 si è comunque dimostrata competitiva ed ora abbiamo un mese per analizzare a fondo i problemi patiti in questo Gran Premio. Siamo abituati a lottare per vincere e questa situazione ci spronerà ancor di più per presentarci al meglio nel prossimo GP di Finlandia. Dopo tante vittorie ci stava una gara non positiva. Peccato perché ci tenevo molto a conquistare questo GP. Le sensazioni sono state comunque buone e quindi in Finlandia darò filo da torcere a tutti”.
Prossimo appuntamento l’8 giugno a Lathi, terza gara della stagione iridata 2008. Per il team Tamoil un programma di lavoro serrato per tornare subito alla vittoria e chiudere il gap con lo statunitense Jay Price, team Qatar, vincitore oggi e nuovo leader di classifica a bordo di una DAC CM08 identica a quella di Guido.
vento Maggio 7, 2008 il 5:15 pm
Bravo cappellini… alla prima gara il tuo compagno di squadra ti ha quasi buttato fuori… avevi brigada e non lo fai correre… ormai sei bollito. Passa la mano