Sul Garda aspettano gli Extreme40, i catamarani usati dagli equipaggi della Coppa America

di Redazione 309 views0

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Gli Extreme 40 con i quali si stanno allenando i “duellanti” di Alinghi e Bmw-Oracle in vista della 33° Coppa America saranno in gara nel circuito Europeo di questi catamarani, lunghi 12 metri e 70 centimentri. Si tratta dei pluriscafi vincitori nelle prime due edizione della MultiCentomiglia, regata che si corre in contemporanea alla Centomiglia del Garda e che nel 2006 ha visto vincitore un gruppo composto dall’olimpico austriaco Hagara, dall’oceanico Giovanni Soldini, dal veneziano Sonino; nel 2007 dallo statunitense Randy Smyth (con il veneto Roberto Benamati come tattico). Smyth era con Dennis Conner nella vittoriosa Coppa America del 1988 (con un catamarano). Secondo le norme stabilite dall’Atto di donazione della Coppa, il Deed of gift del 1887, le tre prove della America’s Cup saranno un bastone della lunghezza di 20 miglia, un triangolo di circa 40 miglia. Lunghezze e percorsi molto simili alle due regate che il 31 agosto e il 6-7 settembre il Circolo Vela Gargnano proporrà nell’ambito del 42’ trofeo Gorla e della 58° Centomiglia.

Lorenzo Rizzardi, presidente del comitato organizzatore di queste competizioni italiane, nonché patron di +39 durante l’ultima Coppa America di Valencia, commenta così gli ultimi sviluppi dopo la sentenza del Tribunale di New York: “la nuova Coppa America per noi challenger si allontana, ma era già abbastanza chiaro che sarebbe finita così. Ora a guadagnarci potrebbero essere però il Garda e la MultiCento, la versione per pluriscafi della Centomiglia, visto che sia Bertarelli, sia quelli di Oracle, hanno annunciato che si daranno battaglia nel circuito Europeo dei cat Extreme 40″.

“Noi, sia come gruppo e sia come Club del Circolo Vela Gargnano – prosegue Rizzardi – stiamo lavorando per poter essere al via della 34° Coppa America, quella che si dovrebbe correre nel 2011. Del resto non abbiamo mai abbandonato la nostra base valenciana. Quanto alla vicenda che si è svolta nelle aule del Tribunale di New York spero che quanto prima nasca una autorità che possa risolvere problemi che di fatto sono di carattere tecnico-sportivo”.

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