Alinghi, intervista al drizzista Yves Detrey

di Redazione 302 views0

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Yves Detrey, drizzista su Alinghi, parla sul sito del consorzio svizzero della sua esperienza sui multiscafi, descrive le regate sui D35 sul lago di Ginevra e affronta l’argomento della diversa abilità necessaria per regatare su di un catamarano rispetto a un’imbarcazione a chiglia.

Sei tornato a Valencia per allenarti per la prima volta dallo scorso luglio? Che cosa hai fatto da quando hai vinto la Coppa?
Ho regatato in Bretagna e nel sud della Francia, ma ho anche sciato per un lungo periodo. E’ bello staccare per un periodo e fare qualcosa di completamente differente.

Sei stato su di un multiscafo o un monoscafo?
Abbiamo regatato con un multiscafo a settembre in Bretagna. Ero con Luc Dubois e Pierre-Yves Jorand e abbiamo terminato le regate al secondo posto.

Come si chiamava la regata?
Trophy Claire Fontaine. Ha una formula eccezionale. Abbiamo regatato su imbarcazioni di 26’ su percorsi brevi. E’ uno spettacolo grandioso. Le regole sono strane perchè è ammesso toccare le boe e spingere gli avversari.

Questa è la prima sessione di allenamento in mare della stagione a bordo degli X40S. Quali sono gli obiettivi nel breve periodo?
Stiamo cercando di imparare il più possibile su queste barche. I multiscafi sono molto diversi dalle barche di Coppa e soltanto alcuni di noi hanno già navigato su questa diversa realtà. E’ importante essere di nuovo insieme per imparare e cominciare a prendere confidenza su queste barche.

Tu tornerai all’inizio di aprile per la seconda sessione di allenamenti in mare. Ci saranno obiettivi differenti?
Continueremo ad impegnarci sempre di più. Cominceremo a regatare, proveremo a scuffiare perchè dobbiamo farlo e forse proveremo anche imbarcazioni più grandi.

Tu sei uno di quelli all’interno del team con la maggior esperienza di multiscafi. Hai già navigato sui D35s. Puoi raccontare qual è la tua esperienza in proposito?
Ho cominciato a navigare sui multiscafi nel 2000 sul lago di Ginevra con un catamarano di 41 piedi di Alinghi, il primo di Bertarelli, una barca molto potente, ben di più di un X40s. Ero il responsabile di questa barca e ho partecipato alla sua costruzione. Abbiamo vinto il Bol d’Or diverse volte e lo stesso abbiamo fatto con i D35s. Quest’anno sono responsabile di un D35s e lo sto preparando per le regate.

Qual è il tuo ruolo su queste barche?
Di solito sono all’albero che è il mio ruolo sui multiscafi. Questa settimana a Valencia stiamo soltanto prendendo confidenza con la barca. L’equipaggio ruota nelle diverse posizioni e non c’è nulla di già predeterminato.

Qual è la maggior differenza tra navigare su di un un multiscafo e un’imbarcazione di America’s Cup?
Sono molto più veloci! E’ un mondo completamente differente. Non si possono mettere a confronto i multiscafi con le barche da Coppa. Si tratta di un modo completamente diverso di regatare. Difficile da spiegare. Il multiscafo è molto veloce e questo è ovvio, ma anche la regolazione delle vele, l’equilibrio della barca, il modo di governarla è tutto completamente differente.

Vuoi dire che le barche di Coppa sono più tecniche di questi multiscafi?
Le barche di Coppa in Versione 5 sono molto più adatte al match race e agli aspetti tattici. Sui multiscafi il fattore preponderante è la velocità, la velocità, la velocità. Un nodo di velocità in più di vento fa una grande differenza su di un multiscafo, così il monoscafo è tecnicamente molto differente.

Conosci i programmi dei prossimi mesi? Regate, allenamenti?
Sicuramente continueremo ad allenarci, ma credo che ne sapremo di più alla fine di questa settimana, quando ci sarà comunicato il programma per il prossimo mese.

Cosa ci puoi dire di John Barnitt?
Ho lavorato con John Barnitt ad Auckland nel 2003. Abbiamo vinto la Coppa insieme. E’ una persona eccezionale. Ha molta esperienza e può portare un contributo importante al team. E’ bello averlo a bordo.

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