A Malcesine il Tricolore della Classe Asso 99

di Redazione 219 views0

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Dal 29 maggio al 2 giugno, regate da domenica 31, torna lungo le rive del Garda il Campionato Nazionale Open del monotipo Asso 99. La base delle regate sarà al porticciolo di Navene della Fraglia di Malcesine, località dislocata lungo la sponda veneta. L’Asso con la sua lunghezza di 10 metri, un dislocamento di soli 1100 chilogrammi, ed i suoi uomini al trapezio proporrà un appassionante spettacolo di velocità. La sua è una delle carene più performanti del panorama velico internazionale che seppur datata 1982 riesce da sempre a catalizzare l’attenzione dei più titolati timonieri dei laghi di tutta Europa. Il duello di vertice dovrebbe essere lo stesso di 12 mesi or sono quando si laureò campione d’Italia il gargnanese Pierluigi Omboni davanti ai veronesi di “Bete” (armatori Bombonato-Avesani) con lo skipper Ivano Brighenti. E proprio Brighenti ed il suo equipaggio, che giocheranno in casa, si sono aggiudicati l’ultima prova test, la “Gentlemen’s Cup” della scorsa settimana a Gargnano battendo proprio Omboni e il suo “Assterisco”. Tra i due, come 12 mesi or sono, si potrebbero inserire i fratelli (e padre) Cavallini, tricolori tre anni fa sul lago di Como.

La storia dell’Asso 99
Nella primavera del 1982 scende in acqua sul Garda un elegante scafo di metri 9,90. Esce dai cantieri Santarelli di Manerba (Brescia). Non vuol essere un piccolo Libera e neppure un mezzo consacrato unicamente alla regata. Il progettista-costruttore romagnolo, trapiantato lungo le rive del Benaco, aveva iniziato l’opera nell’inverno precedente, con la consueta meticolosità e tanta passione. Quella che i gardesani capiscono al volo: altro che crociera veloce, ecco la barca che sognavano per dar libero sfogo a quella mania per la velocità, per la barca diversa, con i trapezi e la poppa aperta che fa tanto baia di Sydney. E così nasce una stella, che ha avuto alti e bassi, ma a differenza di altri monotipi conquista subito il neofita come il navigato professionista. Gli Asso 99 hanno incrociato le loro vele davanti a famose e belle località ma anche in tristanzuole e sconosciute cittadine lacustri austriache e tedesche. Hanno ormeggiato nel porticciolo dello Yacht Club di Genova, il primo circolo italiano; fatto capolino nel golfo di Portofino; animato una memorabile match race a Porto Cervo; stupito i migliaia di triestini che corrono la Barcolana (vinta in assoluto nel 1993). Fermo restando che la febbre dell’Asso 99 si è sparsa Oltralpe e più recentemente sul Balaton, è sul Garda che il rito si compie appieno come sentisse il profumo di casa. Ed è qui tempio prediletto e più frequentato dai fedeli di tutta Europa. I duelli mattutini con l’immancabile “Pelerone” del Trofeo Gorla, tra Gargnano e Malcesine. E poi la Centomiglia ‘96 quando, con i Libera finiti k.o., non poteva che essere il migliore Asso 99 (su 64 al via) a conquistare la vittoria assoluta. Un successo firmato da due gargnanesi doc: Daniele Larcher e Luciano Lievi, l’uomo che ha raccolto l’eredità di Santarelli, visto che costruisce la barca: naturalmente poche centinaia di metri alle spalle del porticciolo di Bogliaco, la base di partenza della Centomiglia. Il destino aveva voluto che nell’inverno precedente, Ettore Santarelli salisse nel Paradiso degli uomini di vela con il piccolo grande rimpianto di non aver visto un Asso 99 battere in maniera netta e incontrovertibile i Libera.