Sul Pacifico in barca a remi, il diario di bordo di Alex Bellini dopo cinque settimane

di Redazione 330 views0

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Aggiornamento sull’impresa di Alex Bellini, il rematore solitario che sta attraversando l’Oceano Pacifico a bordo di “Rosa di Atacama II”, una barca a remi. Queste le sue parole quando sono oramai passate cinque settimane dalla sua partenza:

“Si conclude oggi, la 5° settimana. La peggiore. Il vento non ha cessato un solo istante di darmi fastidio, ma la cosa più impressionante è stato il mare. Non lo vedevo così turbolento e disordinato dai tempi del Golfo del Leone e credevo che non l’avrei mai più visto in nessun altro mare del mondo. Impossibile dare un senso al moto ondoso ed impossibile remare senza essere sorpresi da onde dalle più svariate direzioni. E’ come se avessero acceso il gas sotto il grande pentolone ed il mare avesse cominciato a bollire. Onde non eccessivamente alte, anche se occasionalmente superavano i 3 metri, ma molto corte e con un “brio”, un’energia insolita.

Il cielo era da 4 giorni interi così chiuso e scuro che il sole non è riuscito a penetrare gli spessi cumuli neanche per un solo secondo abbassando un po’ la carica delle batterie. Oggi però è ritornato parzialmente sereno e si sono completamente rigenerate. Questa l’unica nota piacevole. Così si è conclusa la settimana, ma così ho anche raggiunto le prime 1000 miglia e anche questo mi consola. Per quanto ne avrò è impossibile da sapere, le previsioni, in questi ultimi giorni, non trovano riscontro con realtà. Sembra che tutta la buona sorte avuta nelle prime settimane abbia deciso di presentarmi il conto.

D’accordo che non era pensabile un’intera traversata con ottime condizioni, ma santo cielo, un po’ di respiro! Scusate se sono stato poco generoso con gli aggiornamenti, ma questa situazione non mi andava giù ed ero di umore nero. In questi giorni e’ successo di tutto e niente. Da lunedì fino a stamattina ho avuto la compagnia silenziosa e composta di un grande uccello bianco che si è impossessato della zona dei pannelli solari sopra la cabina di prua. Da dove venisse non si sa. Era l’unico della sua specie e aveva l’aria di trovarsi qui per caso.

Ho provato più di una volta a lanciargli qualche pesce volante morto raccolto dalla barca, ma preferiva andare lui direttamente a procurarselo. Ormai si era abituato alla mia presenza e non sembrava turbato dalla mia vicinanza quando remavo. Lì, sempre lì, notte e giorno, impassibile nonostante il vento e gli schizzi d’acqua. Un paio di volte, durante la notte, sono uscito a dare un’occhiata con la torcia e, con il collo ed il becco ripiegato tra un’ala, sembrava stare pure comodo.

Con l’ impatto di un’onda piuttosto grossa, pero’, l’ho sentito cadere in acqua… povero. Ieri mattina, ad unirsi all’insolita coppia, si e’ aggiunto per qualche minuto un cormorano che era più interessato a strapparmi la bandiera italiana che uso come segnavento. Ci ha sorvolato sopra per qualche minuto tentando in tutti i modi di portarsi via quella strana stoffa colorata, ma poi vedendo che non era niente di interessante ha cambiato aria.

Nel pomeriggio, su Telepacifico, e’ andato in onda l’ultimo esilarante episodio di Mr Bean dal titolo “Mr Bean va a pesca!”. Stavo facendo qualche tentativo di pesca a strappo, quando dopo uno strappo un po’ più deciso degli altri l’esca finta è saltata fuori dall’acqua come un grillo e mi si è conficcata nella coscia sinistra! Solo una ferita e una goccia di sangue. Guai a voi se mi spedite sms con commenti sull’accaduto….”

L’ultima posizione rilevata per Bellini è 10°34′49.00” S e 93°59′21.00” W. E’ comunque possibile controllare dove si trova la “Rosa di Atacama II” in qualsiasi momento tramite il sito di Alex cliccando QUI.

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