Sul Pacifico in barca a remi, il diario di bordo di Alex Bellini dopo 169 giorni di mare

di Redazione 130 views0

Spread the love


Aggiornamento sull’impresa di Alex Bellini, il rematore solitario che sta attraversando l’Oceano Pacifico a bordo di “Rosa di Atacama II”, una barca a remi. Bellini è all’134° giorno di navigazione, e quasi quotidianamente affida al proprio diario, pubblicato sul suo sito internet, i racconti e le impressioni della sua impresa in pieno svolgimento. Queste le sue parole.

“Rieccomi! Era qualche giorno che non mi facevo vivo, ma forse saprete che non sono stati momenti semplici. Da quando ho superato Motu one, circa 15 giorni fa, lasciandomi sulla scia tutta la Polinesia Francese, le condizioni generali sono andate via via peggiorando creandomi davvero molti problemi. L’obiettivo di questi giorni è cercare di raggiungere il 20esimo parallelo e superare l’isola di Niue (a circa 300 miglia) a Sud ed avere così buone chance di superare le isole di Tonga poste a circa 700 miglia. Non dovessi farcela correrei il pericolo di trovarmi troppo vicino a terra e questo vorrei proprio cercare di evitarlo. Fino a questa sera stavo scendendo alla grande e l’obiettivo NIUE sembrava raggiungibile, poi verso le 17, dopo un’intera giornata di mare calmo e vento scarso (la prima dopo 10 giorni) il vento da sud ha cominciato rapidamente ad intensificarsi.

Pensavo fosse stato portato da un grosso ammasso nuvoloso che ad un certo punto mi ha incrociato, ma anche dopo il suo passaggio il vento non ha dato cenno di volersene andare, anzi si è ulteriormente rinforzato ed ora, alle 22, sono all’ancora galleggiante con 20 nodi di vento da SSE. Passare da 5 nodi scarsi a 15/19 è stato un cambiamento improvviso come se qualcuno avesse aperto una finestra e l’aria avesse cominciato ad entrare senza più fermarsi. Me lo aspettavo, Manubrio me lo aveva detto quindi non ne sono sorpreso, ma la rabbia mista a delusione, di veder presto dissolversi come fumo tutte le miglia duramente guadagnate, è inevitabile. Ma anche questo è mare. Che piaccia o meno. Sono sempre più stanco ed ora una giornata di riposo me la godrei più che volentieri, ma non posso concedermela. Almeno finchè non avrò raggiunto un buon punto a S.

Qualche giorno fa mi sono nuovamente rovesciato, ed è stato un colpo molto duro. Come la volta precedente anche questa è capitata di notte mentre dormivo, ma a differenza della prima in cui è stato come rotolare su un prato fiorito quest’ultima è stata come cadere da un albero! Qualche ammaccatura, il solito colpo di frusta e l’inevitabile strizza! Per una frazione di secondo, quello in cui, avvolto nel buio della notte, ho visto entrare acqua dal passo d’uomo (le due maniglie di chiusura non erano state girate del tutto quindi il portellone non era premuto bene contro la guarnizione) ho pensato, con una lucidità che ha lasciato me stesso impressionato, che quella fosse la fine. A raddrizzamento avvenuto non mi sono mosso da com’ero messo, limitandomi a muovere solo una mano per raggiungere l’interruttore della luce led della cabina. E’ stato come fare luce sulla scena di un crimine.

Dopo un minuto abbondante in cui ho cercato di fare il punto della situazione e scoprendo con sollievo che la Fine era solo passata ma non si era fermata, avevo ancora i piedi per aria quasi a toccare la copertura della cabina e sedevo sopra la valigetta stagna dell’attrezzatura foto/video. Non sapevo se piangere o se ridere e nell’incertezza mi sono trattenuto da entrambe le cose. Di una cosa però ero convinto: non ne potevo più. Stasera ho raggiunto il 165esimo meridiano, ciò vuol dire che oltrepasso un altro fuso orario portandomi a -13 sull’Italia. Stamattina avevo ancora un po’ di stanchezza di ieri (terminato di remare a mezzanotte) e urgeva trovare uno stratagemma per farmi passare facilmente la giornata, così mi sono divertito ad imparare a memoria le capitali di 80 paesi dell’America e dell’Africa.

Le ho scritte su alcune pagine di libro (quelle dedicate alle appendici) e poi le ho appiccicato sulla parte interna del vetro del passo d’uomo. E’ stato molto divertente. Domani Asia e Oceania. Perdonatemi se concludo qui questo aggiornamento. Dal prossimo riprendo con le domande/risposte. Oggi mi avete scritto in tantissimi. Sono contento che le foto pubblicate su corriere.it vi piacciano. Oggi o domani on-line sempre sullo stesso sito il filmato di questa prima parte di traversata. Un saluto a tutti, tutti, tutti. Grazie, Alex”.

L’ultima posizione rilevata per Bellini è 16°42′01.00” S e 165°34′43.00” W. E’ comunque possibile controllare dove si trova la “Rosa di Atacama II” in qualsiasi momento tramite il sito di Alex cliccando QUI.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>