Traversata Atlantico, Francis Joyon segna nuovo record

di Valentina Cervelli 1.448 views0

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Francis Joyon, 61enne, è una vera e propria leggenda della vela francese: non nuovo record di ogni tipo ha questa volta conquistato quello relativo alla traversata atlantica in solitaria con un tempo davvero incredibile.

L’atleta infatti, dopo aver vinto numerosi record di velocità sugli oceani, è riuscito a compiere questo tragitto in soli 5 giorni 2 ore e 7 minuti. La cosa interessante è che in pratica questo primato sia stato ottenuto quasi per caso dato che Francis ha deciso di partire solo all’ultimo momento e senza eccezionale preparazione. Sono state le condizioni meteo favorevoli e la sua bravura a spingere il suo trimarano monstre oltre ogni possibile previsione.

Inizialmente sarebbe dovuto essere solamente un viaggio di ritorno verso casa tranquillo e sereno dopo aver partecipato ad una differente regata transatlantica sul suo multiscafo: eppure alla fine si è rivelata l’ennesima “vittoria” per l’uomo dato che finito il viaggio ci si è resi conto che Francis Joyon era stato in grado senza nemmeno provarci di battere il suo precedente primato di circa 49 minuti.

Partito da New York giovedì 6 luglio, senza assistenza meteo e semplicemente intenzionato a raggiungere la sua casa in Bretagna, sì e poi trovato a farsi monitorare mentre già in viaggio da un osservatore del Wssrc, l’agenzia di certificazione anglosassone dei record oceanici, il quale ha poi potuto confermare le tempistiche registrate. Questo skypper francese non è nuovo a imprese titaniche: giusto 6 mesi fa aveva fatto segnare nuovo record del giro del mondo in equipaggio senza scalo in poco più di 40 giorni è sulla stessa barca considerato oramai obsoleta perché vecchia di 11 anni. Commenta:

I miei autopiloti funzionavano male, ho dovuto timonare 24 ore di fila, sono distrutto dalla stanchezza. Ho lasciato New York in fretta e non ho nemmeno avuto il tempo di rifornirmi di carburante. Solo il tempo di acquistare alcune uova e banane. Cibo a bordo non ce n’era più, i ragazzi avevano mangiato tutto durante la regata precedente…

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