America’s Cup: terza tappa a San Diego

di Redazione 177 views0

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Dopo Cascais in Portogallo e Plymouth in Inghilterra la terza tappa dell’America’s Cup è San Diego. E si ha quasi l’impressione che da adesso si comincia a fare sul serio (Emirates New Zealand è avvertita). San Diego potrebbe rilanciare Oracle alla rincorsa dellla classifica generale e quella del Macht Race, visto che l’America’s Cup è approdata qui nel 1988, nel 1992 e nel 1995 (tre edizioni consecutive) e dato che BMW Oracle Racing ha scelto la baia di san Diego per allenarsi.

San Diego ha sempre rappresentato per la questa competizione una svolta epocale nei regolamenti, nelle classi e nelle invenzioni tecniche che hanno reso questa specialità velica l’indiscutibile evento nautico in assoluto più amato e seguito.

Nella prima edizione che si tenne a San diego nel 1988 ci fu in’importante introduzione: la classe Iacc. È un monoscafo monoalbero con lunghezza di circa 25 metri, con limiti di tolleranza compresi tra 23 e 25,5 metri. La regola di stazza IACC ammette un range di “dspl” variabile da 16.000 kg a 25.000 kg con imbarcazione a vuoto. Quando si considera l’assetto in navigazione, con il carico di 16 persone di equipaggio e il rappresentante dell’armatore, vele e accessori, il dislocamento complessivo permesso dal regolamento è di circa 27.500 kg L’edizione del 1988 portò alla creazione della classe IACC.

Quella del 1992 videro Defender e Challenger fare i conti con le nuove restrizioni – numero di barche e taglio dei costi – imposte dal regolamento, mentre quella del 1995 mostrò a tutti come una campagna ben organizzata, e accuratamente gestita, potesse ambire al massimo risultato.

Più recentemente, San Diego è stata testimone dell’esordio dell‘ala rigida costruita da BMW Oracle Raing in vista della sfida con Alinghi. Il rivoluzionario rig venne sfoderato in seguito al disalberamento del maxi trimarano USA, avvenuto verso la fine del 2009. E ora è tempo che ali rigide e multiscafi tornino a San Diego: il prossimo mese, infatti, il porto commerciale dell’ottava città statunitense diventerà il campo di battaglia della nuova, avveniristica flotta di AC45.

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