Ecovela Play: la tappa di Trevignano Romano

di Redazione 233 views0

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Le regate veliche a basso impatto ambientale sono una realtà che sta progressivamente dilagando ovunque: ne è una chiara testimonianza “Ecovela Play 2011”, la manifestazione nautica che è stata contrassegnata dalla sua quarta sfida nella splendida cornice di Trevignano Romano, nei pressi del Lago di Bracciano. Mancano ancora tre regate alla conclusione dell’evento in questione, ma le caratteristiche peculiari sono sempre le stesse, vale a dire la sostenibilità ecologica di tutte le imbarcazioni in gara. Tra l’altro, queste ultime hanno voluto rendere omaggio alla Norvegia, sconvolta di recente da un terribile atto di terrorismo, mettendo in mostra la bandiera della nazione scandinava. Questo trofeo lo si deve principalmente ad Andrea Nesi, grande appassionato di vela e dei temi legati ad essa, grazie al prezioso contributo del circolo Aics (Associazione Italiana Cultura dello Sport) Sailing Club H2O.

L’iniziativa è di sicuro interesse, anche perché sia i team in gara che gli spettatori possono partecipare a dei convegni in cui affrontare gli argomenti di più stretta attualità. Il 2011, poi, può essere considerato a ragione un anno storico, visto che Ecovela sta beneficiando per la prima volta del patrocinio del Coni, più precisamente del Comitato Regionale del Lazio, un riconoscimento di sicuro prestigio per gli sport nautici. D’altronde, il crescente successo rispetto all’edizione 2010 è piuttosto evidente: lo scorso anno furono disputate soltanto tre regate contro le sette del 2011, inoltre quest’anno si stanno ampliando le tematiche da affrontare.

La prima regata risale allo scorso 3 luglio, quando si parlò degli Organismi Geneticamente Modificati (Ogm), poi è stata la volta della tappa dedicata alle energie alternative e poi a quella incentrata sulla raccolta differenziata. Il resto del trofeo prevede discussioni sulle automobili elettriche e sul senso civico, mentre la regata conclusiva, prevista per il prossimo 18 settembre, sarà dedicata, e non poteva essere altrimenti trattandosi di vela, all’acqua e all’importanza delle risorse idriche.

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