Principi comunitari e poteri regionali: Porti Turistici al bivio Assomarinas : un mare di norme spesso incomprensibili e incerte
I concessionari dei porti turistici italiani si dibattono sempre più tra innovazioni, incertezze normative, procedure non determinate, competenze concorrenti, costi di gestione sempre maggiori, dragaggi resi quasi impossibili mentre lo sviluppo della portualità turistica è uno tra i principali obiettivi nel riassetto del territorio costiero di molte regioni italiane quando
l’attuale assetto istituzionale riserva fondamentalmente a Regioni e Comuni la disciplina e la programmazione dei siti costieri di interesse turistico-nautico.
Da queste premesse Assomarinas (L’Associazione aderente a Ucina e Federturismo che associa 83 realtà portuali turistiche ) – che da tempo ha iniziato un proficuo rapporto con i rappresentanti della Conferenza delle Regioni – ha organizzato, nell’ambito del Salone Nautico di Venezia, il convegno su “Portualità Turistica tra Europa e Regioni”. Un meeting che si è posto come un momento di importante confronto non solo dal punto di vista del federalismo regionale ma anche su quanto accadrà al sistema dei servizi nautici italiani al bivio tra nuovi principi comunitari e i nuovi poteri alle Regioni.