F1 Inshore, Rainbow e Valerio Lagiannella alla grande in Cina!

di Redazione 1.477 views0

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Eccola la gara che tutti tanto aspettavano, non solo dal Rainbow Team, ma specialmente dal driver Valerio Lagiannella. Un bellissimo nono posto nel GP mondiale di Shenzhen disputatosi domenica scorsa, e i primi due punti portati a casa. Finalmente la scuderia arcobaleno, dopo un anno davvero poco fortunato, è riuscita a trovare la via giusta per schivare i flussi negativi. Valerio, che unitamente al team, aveva curato molto l’aspetto meccanico della sua barca, durante le qualifiche del sabato ha dovuto accontentarsi della diciottesima piazza.

Una posizione difficile da gestire se si vuol rientrare in zona punti. Lagiannella però, ha dimostrato grande carattere dando vita ad una guida sicura, grintosa e aggressiva che gli ha regalato la soddisfazione dell’anno e i primi punti conquistati nella sua ancor breve carriera. «Sono riuscito ad arrivare nono dopo una gara di 65 giri tutti molto impegnativi –ha commentato Valerio Lagiannella- il caldo era struggente e gli avversari tostissimi. Dopo una bella battaglia mi sono guadagnato una posizione finale di tutto rispetto e soprattutto, i primi punti mondiali che sto inseguendo da tre anni. Per i primi tre quarti di gara è andato tutto bene, per parecchie tornate ho tenuto anche il secondo e il terzo best-lap, dopo il mio doppiaggio mi sono trovato nella scia di Jay Price e ho dunque inanellato una sfilza di giri con tempi stratosferici.

Verso la fine ho cominciato a cedere un pò e ho mollato mentre lottavo con Uvis Slakteris che attaccavo già da cinque giri. Ho deciso di rinunciare all’assalto all’ottava posizione per non rischiare ciò che avevo già fatto fino a quel momento. La gara di oggi per me è stata una vittoria». Anche il coach Fabrizio Bocca ha commentato positivamente il lavoro di Valerio: «Sono soddisfatto dell’impegno del team e di Valerio. Il nostro pilota si meritava una soddisfazione di questo genere. Speriamo che non sia l’ultima». Non è andata così bene a Marit Stromoy. Probabilmente la Cina, alla giovane norvegese, non porta bene. Un problema meccanico e uno elettrico le hanno impedito di presentarsi al via.

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