Circolo Nautici Rapallo compie 60 anni

 Il Circolo Nautico Rapallo compie 60 anni. Dal 1951, per opera del Conte Carlo Ponzani fino a oggi, la diffusione della cultura velica è ancora uno dei principali obiettivi. Oggi Rapallo è un porto turistico internazionale ma negli anni ’50 il problema non è trovare tutto pieno: era che il posto degli ormeggi era del tutto insufficiente! Grazie alla capacità dei suoi storici presidenti, tanto per citarne qualcuno Ponzani, Pauly, Arrigoni e Gioacchini, sono state delle pietre miliari per la cittadina ligure.

In particolare si ricorda l’iniziativa del presidente Nino Arrigoni che si prodigò per la realizzazione dell’attuale Porto Carlo Riva. A dare costante impulso al mondo della nautica sono state le innumerevoli attività ricreative e sociali e i corsi di scuola di vela per allievi oltre alla sponsorizzazione di diverse regate di varie classi. E ancora: la promozione e la base logistica di eventi, i rapporti e gli interscambi con le associazioni nautiche nazionali.

I cento anni Olimpici della motonautica!


Potreste non crederci, ma la motonautica è uno sport olimpico. O, più precisamente, lo era. Nel 1908 ai Giochi Olimpici di Londra, infatti, erano stati inclusi due eventi di motonautica nel programma ufficiale, e quest’anno, dopo esattamente un secolo, lo vogliamo ricordare in occasione dell’apertura della XXIX edizione delle Olimpiadi. I Giochi Olimpici del 1908 erano un tumulto di novità. La lunghezza della maratona era stata fissata a 42 chilometri e 195 metri, con inizio al Castello di Windsor e arrivo di fronte alla residenza della Regina Alexandra, mentre gli sport invernali hanno fatto il loro debutto con l’inclusione di un evento di pattinaccio sul ghiaccio. Ma la motonautica rimane il vero evento di spicco di quella edizione, avendo rappresentato la prima –e unica- volta in cui uno sport motorizzato ha fatto parte dei programmi olimpici.

Club Nautico Pescara, lezione magistrale dell’ammiraglio Cristiano Bettini

 L’Ammiraglio Cristiano Bettini, Comandante dell’Accademia Navale di Livorno, ha affascinato con una superba lectio magistralis la platea di velisti ed appassionati sui temi della pianificazione delle regate oceaniche su imbarcazioni a vela e delle metodiche di determinazione della posizione alternative agli strumenti moderni, tanto angolari, quanto elettronici. La prima parte ha preso come modello di analisi esemplificativa delle traversate atlantiche quelle compiute dal Corsaro II e dalla Stella Polare al suo comando, negli anni 80, con la descrizione delle problematiche di pianificazione e di opzione strategica rispetto alle stagionalità ed alle criticità di navigazione nelle aree cicloniche tipiche della costa est statunitense, sia in rotta est che ovest.

Half Ton d’Italia, unitevi!


Gli Half Ton italiani ce l’hanno fatta. La classe, una delle più gloriose delle level class Ior Anni Settanta e Ottanta, è riunita. Il 17 febbraio a bordo dell’Half Ton Elena Celeste nel porticciolo turistico di Anzio, è stata infatti formalizzata la costituzione della “Half Ton Class Italia”. Si tratta di una associazione sportiva dilettantistica che mira a riunire sotto un unico guidone tutte le imbarcazioni riconducibili a questa classe, che intende cooperare con Half Ton Class Europe e che è decisa a organizzare competizioni ed eventi tra quanti più armatori si riuscirà a coinvolgere.

Lutto nella famiglia dei velisti, muore a 83 anni Ernesto “Cicci” Bianchi


La vela perde un grande appassionato, un amico fedele, per la scomparsa di Ernesto Bianchi, “Cicci” per gli amici. Industriale del ferro, Bianchi aveva 83 anni e una vita in gran parte dedicata all’amore per lo sport della vela. Cresciuto velisticamente nel ponente ligure, tra Varazze, Cogoleto e Savona, ha regatato con ottimi risultati in particolare con la classe Flying Dutchman negli anni sessanta, sia come timoniere che come prodiere (una duttilità moderna e anticipatrice, a conferma della straordinaria passione velica), ma anche con numerose barche d’altura e classi IOR.