Record Dakar/Guadalupa: l’avventura di Biondina Nera

 Nella mattinata del 28 gennaio, nella sede della Provincia di Roma (Sala della Pace), Matteo Miceli e Tullio Picciolini hanno incontrato la stampa per raccontare i giorni trascorsi sul catamarano Biondina Nera a caccia del record di traversata atlantica in doppio da Dakar a Guadalupa. Un’avventura finita con una scuffia e la rottura dell’albero e con i due velisti che si sono ritrovati naufraghi ad oltre 1.100 miglia dalle coste più vicine. Miceli e Picciolini hanno voluto narrare le ore che si sono succedute dal momento in cui è stato lanciato il “mayday” a quando il cargo polacco Delia li ha tratti in salvo in pieno Oceano Atlantico.

Prima della conferenza stampa l’incontro con il presidente della provincia, Nicola Zingaretti, è stato tutt’altro che formale.

Biondina Nera: Matteo e Tullio finalmente a casa!

 Tanta gente domenica notte al Terminal 3 dell’aeroporto di Roma Fiumicino ad attendere Matteo Miceli e Tullio Picciolini che rientravano a Roma dopo il naufragio di Biondina Nera in pieno Atlantico, mentre erano in corsa per battere il record di traversata atlantica da Dakar a Guadalupa su un catamarano non abitabile di 6 metri.

Ci dispiace davvero per il record – ha commentato Tullio Piccioliniperché chi ci seguiva da terra ci ha detto che eravamo davanti ai francesi di un giorno intero, ma va bene così perché ce la siamo vista brutta. Con il mare non si scherza e noi non stavamo scherzando. E’ finito tutto bene proprio perché eravamo estremamente preparati sia noi sia il team di sicurezza

Biondina Nera: Matteo Miceli e Tullio Picciolini tornano a casa

 Matteo Miceli e Tullio Picciolini, i due velisti italiani naufragati nell’oceano atlantico il 17 gennaio u.s., sono riusciti nella giornata a ieri, domenica 23 Gennaio, a partire in tarda mattinata da Flores diretti a Horta, sempre nelle Azzorre. Da qui hanno proseguito per Lisbona da dove sono ripartiti per Roma.

Sabato pomeriggio erano stati sbarcati dal cargo polacco Delia, che li aveva raccolti e che li stava portando in Islanda, destinazione finale della nave, grazie alla cortesia dell’armatore che aveva acconsentito a questa ulteriore deviazione per permettere che i due velisti fossero presi a bordo da una lancia e trasportati sull’isola di Flores.
Ieri Matteo e Tullio, che in questo lasso di tempo sono stati sempre in contatto con la Farnesina che si è fortemente adoperata per facilitare il loro rientro, sono riusciti a partire da Flores verso Horta grazie ad un volo supplementare messo a disposizione dalla locale compagnia aerea, il cui unico volo giornaliero tra le due isole era già completo.

Record Dakar/Guadalupa: Naufragio Biondina Nera, il racconto

 Primo giorno di navigazione per Matteo Miceli e Tullio Picciolini a bordo della Delia, il cargo cipriota di proprietà di una compagnia di navigazione polacca, che li ha salvati lunedì pomeriggio mentre erano alla deriva su Biondina Nera rovesciata in pieno Oceano Atlantico.

Ora è il momento di capire cosa è successo e lo facciamo attraverso il racconto di Tullio Picciolini:
Notte del 17 gennaio: turni al timone di un’ora ciascuno per mantenere elevata l’attenzione. Due mani di terzaroli alla randa e fiocco per mantenere alto il margine di sicurezza rispetto a condizioni impegnative soprattutto per l’onda al traverso. Vento al gran lasco 22-25 nodi; Buona visibilità e parziale illuminazione da parte della luna. Durante il mio turno al timone osservo una linea di groppi che ci “insegue” da poppa e chiamo Matteo per ridurre la randa. Proprio mentre eravamo impegnati nella manovra di presa dei terzaroli il vento è aumentato repentinamente con raffiche stimate attorno ai 28-35 nodi.

Record Dakar/Guadalupa: addio Biondina Nera, parlano Miceli e Picciolini

 Doccia e cena dopo tanti giorni e soprattutto dopo la grande paura per Matteo Miceli e Tullio Picciolini finalmente al sicuro a bordo della Delia, il cargo che li ha recuperati in pieno Oceano Atlantico ad oltre 1.000 miglia dalle coste più vicine.

E’ stata durissima – ci dice al telefono Tullio Piccioliniperché l’abbordaggio della Delia è stato molto complicato. Ci eravamo messi d’accordo con il comandante che ci saremmo gettati in acqua per essere recuperati, ma al primo passaggio la nave aveva ancora abbrivio e ce la siamo vista brutta. Ci hanno lanciato una sagola ma era pericolosissimo tentare di prenderla. Al secondo passaggio il comandante si è presentato davanti a noi praticamente con la nave ferma e siamo riusciti a prendere la cima e issarci a bordo. Abbiamo preso un sacco di botte ma avevamo un’adrenalina tale in corpo che non sentivamo nulla. Abbiamo scalato quel muro di ferro senza neanche rendercene conto, incuranti di tutto

Record Dakar/Guadalupa: Biondina Nera corregge la rotta, ma scuffia e rompe l’albero

 Se al mondo esistesse una hit parade delle barche “bagnate” al primo posto ci sarebbe sicuramente Biondina Nera. La parola “asciutto” a bordo ha perso ogni significato dall’11 gennaio, giorno della partenza da Dakar. In queste condizioni comunicare è sicuramente difficile e potrebbe anche diventare un problema per la sicurezza. Ma su Biondina Nera, con tutte le cautele del caso perché ogni goccia di energia è preziosa, si chatta via sms come se Matteo Miceli e Tullio Picciolini fossero seduti a un bar di Ostia. Certo i messaggi che vengono inviati dal router Alessandro Pezzoli sono … leggermente diversi dai soliti sms. Ve ne facciamo vedere uno, inviato questa mattina, per farvi comprendere come si svolge la comunicazione in questa traversata atlantica.

Record Dakar/Guadalupa: Biondina Nera resiste tra scuffie e temporali

 E’ accaduto tutto in un attimo all’ora del tramonto del 14 gennaio. Con la prua verso il sole, impegnati alla spasimo nella loro corsa verso Est, Matteo Miceli e Tullio Picciolini hanno avuto un attimo di disattenzione e sono passati da un’entusiasmate planata direttamente ad un bagno, per fortuna caldo, nelle acque dell’Oceano Atlantico.

Il vento era costante, sui venti nodi, ma c’erano raffiche di circa 30 nodi ed una di queste ci ha fregato – ha raccontato questa mattina Miceli al telefono – e siamo finiti in acqua. Comunque avevamo provato tantissime volte il raddrizzamento del catamarano sia ad Ostia che a Dakar, e la manovra ci è riuscita benissimo”.

L’unico guaio – ha aggiunto Tullio Picciolinie che non possiamo tornare a casa ad asciugarci, ma per il resto non c’è problema. La scuffia è un’eventualità che avevamo messo in conto. E’ stato come un’esercitazione, un’ottima esercitazione”.

Biondina Nera da record nella traversata Dakar Guadalupa

 Biondina Nera: aumenta il vantaggio, + 90 miglia sul record

Notte di relativo riposo per Matteo Miceli e Tullio Picciolini che hanno tirato un po’ il fiato dopo una giornata massacrante
Una notte calma, passata a riposarsi (a turno) dopo aver dato due mani di terzaroli. Matteo e Tullio l’altro ieri sera erano molto stanchi dopo aver portato la barca al massimo per tutto il giorno. Sono usciti dal cono rappresentato dalle isole di Capo Verde e si vede! La loro velocità è aumentata e questa notte, prima di decidere di tirare un po’ il freno, planavano a 15 nodi al buio.

Record Dakar/Guadalupa: Biondina Nera in vantaggio

 Prima notte in Oceano Atlantico per Matteo Miceli (YC Favignana) e Tullio Picciolini (LNI di Ostia) impegnati nel tentativo di battere il record di traversata atlantica in solitario detenuto dai francesi Yves Moreau e Benoit Lequin che nel 2007 hanno compiuto la traversata in 11 giorni, 11 ore, 25 minuti e 42 secondi.

Questa mattina la tabella di marcia di Biondina Nera segnava un vantaggio di 50 miglia rispetto a quella record dei francesi. Anche in termini temporali il vantaggio risulta notevole, stimabile in circa 5 ore.
Ma siamo solo all’inizio; la traversata è ancora lunga e, soprattutto, la stanchezza deve ancora farsi sentire. Nonostante l’allenamento specifico cui si sono sottoposti Miceli e Picciolini, sicuramente lo stress dei ritmi di veglia e sonno forzati, l’esposizione a tutte le intemperie (Biondina Nera non ha alcun tipo di riparo) e la fatica fisica si faranno sentire. A bordo lo sanno e mantengono (strano a dirsi) i “piedi per terra”.

Biondina Nera: partita la sfida per il record Dakar/Guadalupa

 Con Matteo Miceli alla barra, visto che ieri mattina – come sottolineava Tullio Picciolini – era carico di adrenalina e si stava “timonando addosso”, Biondina Nera ha attraversato alle 9:32 GMT la linea di partenza di Dakar per il suo tentativo di record di traversata atlantica su un catamarano di 20 piedi (6 metri) non abitabile.
Con lui l’oramai inseparabile Tullio Picciolini, presidente della Lega Navale di Ostia, sicuramente tra i migliori skipper di piccoli catamarani in Italia, che lo accompagna in questa sfida.

Sveglia alle 7:00, doccia (non conosceranno sapone per i prossimi 11 giorni) ed abbondante colazione terminata alle 8:30. Poi Biondina Nera è stata messa in acqua ed i due si sono allontanati, accompagnati dai gommoni dei giudici del WSSRC Isaf e dello staff, verso l’ile di Gorée, l’isola sita a 3km al largo di Dakar dove si trova la “casa degli schiavi”, il luogo dove sono transitati milioni di africani per essere portati da schiavi in America e che ora è patrimonio dell’Umanità e dell’Unesco.

Record Dakar/Guadalupa: Biondina Nera parte senza “Black Box”

 L’ISAF WSSRC (Ratifies Outright World Sailing Speed Record) non ha inviato la scatola nera da applicare a Biondina Nera per la traversata atlantica da Dakar a Gaudalupa. Gli uffici londinesi hanno riaperto solo ieri e sembra che il “Black Box” non sia stata spedito per un disguido postale.
Ma una volta tanto ha vinto lo sport e il segretario del WSSRC Council, John Reed, dopo aver consultato il Presidente Claude Breton, ha dato il proprio assenso alla partenza ed alla certificazione del tentativo.

Abbiamo esaminato il vostro caso – ha scritto questo pomeriggio John Reede poiché avete fatto ogni sforzo per ottenere il Black Box e nell’interesse di promuovere il nostro sport, abbiamo deciso di fare un’eccezione alla regola e permettervi di fare il vostro tentativo anche senza Black Box”.

Record Dakar/Guadalupa: Biondina Nera in partenza

 Per Matteo Miceli e Tullio Picciolini si apre una finestra meteo favorevole per tentare di battere il record di traversata atlantica detenuto dai francesi Moreau e Lequin.

Siamo al countdown finale per Biondina Nera che da 15 giorni è già a Dakar pronta a tentare il salto dall’altra parte dell’Atlantico. L’Aliseo sta entrando e da lunedì 10 gennaio si aprirà una finestra meteo favorevole che durerà al massimo tre giorni.
Non è il massimo che ci si poteva aspettare, perché l’Aliseo quest’anno è più debole della norma e la navigazione viene stimata in prevalenza con un vento compreso tra 15-20kts. Queste previsioni però non spaventano i due di Biondina Nera, perché queste velocità sono l’optimum per il loro catamarano.

Biondina Nera: a Dakar ci riprova

 Record Dakar/Guadalupa: Biondina Nera è a Dakar

Matteo Miceli e Tullio Picciolini partiranno subito dopo il varo del nuovo Este 40 (il 15 dicembre) per raggiungere Dakar e tentare di riprendersi il record transatlantico in doppio.

Biondina Nera, il catamarano non abitabile di 6 metri (20 piedi) con il quale Matteo Miceli, atleta dello Yacht Club Favignana, tenterà ad inizio gennaio 2011 di riprendersi il record di traversata atlantica in doppio, strappatogli dai francesi Moreau e Lequin, è arrivato a Dakar a bordo del cargo Linea Messina.