E’ accaduto tutto in un attimo all’ora del tramonto del 14 gennaio. Con la prua verso il sole, impegnati alla spasimo nella loro corsa verso Est, Matteo Miceli e Tullio Picciolini hanno avuto un attimo di disattenzione e sono passati da un’entusiasmate planata direttamente ad un bagno, per fortuna caldo, nelle acque dell’Oceano Atlantico.
“Il vento era costante, sui venti nodi, ma c’erano raffiche di circa 30 nodi ed una di queste ci ha fregato – ha raccontato questa mattina Miceli al telefono – e siamo finiti in acqua. Comunque avevamo provato tantissime volte il raddrizzamento del catamarano sia ad Ostia che a Dakar, e la manovra ci è riuscita benissimo”.
“L’unico guaio – ha aggiunto Tullio Picciolini – e che non possiamo tornare a casa ad asciugarci, ma per il resto non c’è problema. La scuffia è un’eventualità che avevamo messo in conto. E’ stato come un’esercitazione, un’ottima esercitazione”.













