America’s Cup, New York Yacht Club: “Cambiare la Coppa? Parliamone”

di Redazione 277 views0

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Alla proposta di cambiare il Deed of Gift (una sorta di Costituzione della storica sfida), lanciata sabato scorso dal patron di Alinghi Ernesto Bertarelli, non ha mancato di rispondere il New York Yacht Club, fiduciario del documento che governa la Coppa America dal lontano 1887. “Siamo disposti a lavorare – ha detto Charles Towsend, Commodoro del circolo – per la redazione di un regolamento più attuale, capace di preservare il fascino del trofeo, assicurandogli nello stesso tempo un duraturo futuro”.

Towsend ha anche ammesso di aver discusso di questa eventualità nei mesi scorsi sia con Ernesto Bertarelli che con Larry Ellison, capo del sindacato Bmw Oracle Racing, dimostratosi anche lui disposto a collaborare. Rimane adesso da capire, come e quanto possa essere cambiato il Deed of Gift. Bertarelli ha parlato di un evento con cadenze temporali predeterminate, sedi e date stabilite con largo anticipo e l’annullamento del concetto di defender, anch’esso in gara con gli sfidanti nelle regate di qualificazione. Il rischio diventa così quello di snaturare l’evento, privandolo del fascino che lo ha contraddistinto lungo tutta la sua storia, in virtù delle necessità organizzative che ne chiedono una pianificazione a lungo termine per gestire al meglio le risorse finanziarie.

L’ultima edizione ha dimostrato che il format utilizzato finora non dispiace affatto al pubblico ed è in grado di generare anche eccezionali introiti economici. Con buona pace di Ellison e Bertarelli. E da oggi, anche del Commodoro Towsend.

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