
Sfida a bordo di trimarani tra Alinghi e Oracle: questo è lo scenario più plausibile per il futuro, alla luce degli ultimi avvenimenti accaduti intorno al circolo di Coppa America. Fatti che purtroppo, come da diversi mesi a questa parte, riguardano sempre più le aule di tribunale e meno i campi di regata o gli studi di progettazione.
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America’s Cup, Alinghi cambia team di avvocati

Mossa a sorpresa di Alinghi. Il sindacato svizzero ha deciso di affidare la causa legale inerente alla prossima edizione di Coppa America a un nuovo team di avvocati, appartenenti alla società americana Simpson Thacher & Bartlett. La notizia, apparsa ieri sulle pagine del quotidiano spagnolo “El Mundo” e confermata dallo stesso team elvetico al sito internet Valencia Sailing, sembrerebbe il preludio a un ricorso in appello contro la sentenza del giudice Cahn, che aveva delegittimato il CNEV (Desafio Espanol) come Challenger of Record, annullando il Protocollo della nuova sfida.
America’s Cup, sempre lontano l’accordo

Sono sempre più duri i tempi per la Coppa America, anche dopo l’incontro di due giorni fa tra gli avvocati di Alinghi e Bmw Oracle nel tentativo di trovare una soluzione per organizzare la prossima edizione. Quanto siano lontane le parti lo fanno capire le dichiarazioni di Larry Ellison, capo del sindacato americano, che ha rivolto l’ennesimo appello al defender affinché prenda una decisione.
America’s Cup, primi passi tra Oracle e Alinghi

Alinghi e Oracle a confronto. Per la prima volta dopo la sentenza del giudice Cahn, i due sindacati si sono trovati faccia a faccia a New York. All’incontro hanno partecipato gli avvocati di entrambe le parti, Lucien Masmejan (Alinghi) e Melinda Erkelens (Bmw Oracle), più Michael Hodara, il presidente di Acm (ente organizzatore della Coppa America), con l’obiettivo di trovare un accordo sul regolamento del trofeo.