Erano partiti in 20 da Les Sables D’Olonne lo scorso 10 novembre e sono rimasti in 13, i velisti più temerari che passeranno il Natale sperduti nel sud dell’Oceano Pacifico per partecipare all’edizione 2012 – 2013 della Vendeé Globe, la circumnavigazione del mondo in solitaria, senza scalo e senza alcun tipo di assistenza. Il tratto di Oceano che la testa del gruppo sta attraversando è il più inospitale e irrangiungibile specchio d’acqua del mondo. Non ci sono isole e i soccorsi non hanno un raggio d’azione abbastanza lungo per intervenire, l’unica speranza in caso di emergenza è contare sulle altre barche in gara per la Vendeé Globe.

A ritmo serrato, la Vendée Globe, partita il 10 novembre scorso in Francia a Les Sables d’Olonne, giunge con la testa di flotta a Largo delle acque australiane, a 800 miglia da Augusta. Francois Gabart è sempre in testa, tallonato dal suo connazionale Armel Le Cléac’h, in testa per buona parte del percorso. Continua l’avventura di Alessandro di Benedetto, che si appresta ad attraversare l’Oceano indiano.

A un mese dalla partenza da Les Sables d’Olonne, la regata in solitaria intorno al mondo Vendée Globe vede il francese Francois Gabart in testa alla classifica, rincorso a poche miglia dal suo connazionale Armel Le Cléac’h. Dopo una discesa dell’Atlantico caratterizzata da numerosi ritiri, le prime quattro barche della flotta hanno iniziato a navigare a un ritmo impressionante bruciando i precedenti record di distanza nell’arco delle 24 ore. Attualmente si trovano in prossimità del 3° cancello, Amsterdam Gate, situato a limite delle acque dell’Oceano Indiano e quelle dell’Oceano antartico.