America’s Cup Napoli, Venezia fa causa alla Coppa America

di Redazione 328 views1

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L’America’s Cup Napoli 2013 si farà? E’ un interrogativo rimasto irrisolto fin dall’eclatante notizia dell’esclusione di Venezia in Coppa America a favore della tappa partenopea. Il sindaco di Venezia Orsoni, grande appassionato di vela, non ci sta a vedersi sottrare l’unica tappa assegnata all’AC World Series in Europa e ha presentato ricorso chiamando in causa l’America’s Cup Event Authority per inadempienza contrattuale.

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Ma su tutto il sospetto che incombe è che Oracle – voce in capitolo del tour pre Coppa America – abbia fatto pressione per far ospitare il numero maggiore di regate vicino casa. Non sembra essere un puro caso che il circuito America’s Cup World Series non abbia mai fatto tappa in Oceania (dove si allenano Luna Rossa e Emirates New Zealand) e dopo le quattro tappe europee (Cascais, Plymouth, Napoli e Venezia). Se a questo aggiungiamo che Luna Rossa avrebbe denunciato un caso di spionaggio da parte di uomini di Oracle infiltrati ad Auckland, il quadro diventa completo: il defender vuole a tutti costi rimanere detentore della Coppa America di Vela.

Anche se l’America’s Cup World Series è solo un tour anticipatorio di quella che sarà la Louis Vuitton Cup, che stabilirà chi andrà a sfidare Oracle Team Usa in Coppa America, sembra che gli americani non abbiamo intenzione di concedere il minimo vantaggio.

Regatare sia a Napoli che a Venezia sarebbe significato spostare Oracle dal quartier generale di San Francisco, campo di regata dell’America’s Cup e infondere ottimismo soprattutto tra negli italiani. Così, in barba agli accordi pre-contrattuali che l’America’s Cup Event Authority aveva preso sia con le amministrazioni di Venezia sia di Napoli, ha deciso arbitrariamente di accettare una grossa somma di denaro dai partenopei, assegnare a Napoli le date che erano state stabilite con Venezia e spostare la data di maggio negli stati uniti, forse a New York. Insomma un bel pasticcio!

In tutto questo non mancano le polemiche circa l’ingente somma che Napoli – riunita in task force da Comune-provincia e Regione – dovrà sborsare per ospitare la regata. si vocifera che napoli abbia impiegato i fondi assegnati per scongiurare il rischio default e in città non sono pochi a pensare che ci sono priorità più impellenti e che l’investimento che dovrebbe fruttare 36 milioni di euro sia una cifra piuttosto pompata.

 

 

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