Vasco Vascotto: ecco tutto quello che gli altri non dicono sull’America’s Cup

 Direttamente da www.Vsail.info riportiamo l’intervista rilasciata ieri da Vasco Vascotto a Pierre Orphanidis.

E’ un Vasco Vascotto in piena quello che parla ai microfoni di VSail.info, nuova creatura digitale di Pierre Orphanidis. Il campione triestino non usa certo il guanto di velluto nei confronti dell’America’s Cup voluta da Oracle Racing che, secondo lui, nel delineare il nuovo format della manifestazione non si è mosso con l’atteggiamento di chi pensa al bene della vela.

Team Energy: settimo sfidante all’America’s Cup

 Sette sono attualmente i concorrenti confermati per la 34° America’s Cup. Tra questi ci sono Aleph, Artemis Racing, Mascalzone Latino, Oracle Racing, due team ancora misteriosi e, ultimo arrivato, anche lo Yacht Club de France con Team Energy.

A lanciare la sfida è stato Bruno Peyron, fratello di Loick impegnato in questo momento nella Barcelona World Race, che ha presentato alla stampa l’Energy Team.
Nel corso di una conferenza stampa presso la sede dello YCF di Parigi, Peyron ha fatto il nome del cantiere Multiplast de Vannes come costruttore per l’AC72 targato Francia.
Il lancio dello scafo è previsto per il 2012.

Grandi novità per la 34ma America’s Cup

 San Francisco ospiterà le finali di un’America’s Cup molto diversa. Con l’intento di arricchire l’esperienza complessiva offerta dall’evento, sono stati apportati sostanziali miglioramenti ai suoi elementi, dentro e fuori l’acqua.

“San Francisco non potrebbe essere più orgogliosa di ospitare la 34ª edizione dell’America’s Cup. Con il suo stadio naturale a pochi passi dalla città e i suoi costanti forti venti, la Baia di San Francisco ospiterà alcune tra le regate più spettacolari che il mondo abbia mai visto”, ha dichiarato il sindaco Gavin Newsom. “In connubio con i piani dell’America’s Cup Event Authority di proporre un’esperienza eccezionale ai supporter a terra, la 34ª edizione dell’America’s Cup rappresenterà un nuovo standard per il futuro dello sport della vela a livello mondiale”.

San Francisco sede della 34ma America’s Cup

 San Francisco è stata ufficialmente designata quale sede della trentaquattresima America’s Cup che si disputerà nel 2013 utilizzando i catamarani AC72.

Il Presidente di AC Event Authority Richard Worth ha confermato il raggiungimento dell’accordo aggiungendo che “abbiamo una sede che risponde in pieno alle nostre speranze, mostrare i migliori velisti del mondo che competono a bordo delle barche più veloci”.

I dettagli dell’evento verranno annunciati in una manifestazione ufficiale, che si terrà a San Francisco il prossimo 5 gennaio in una sede ancora da determinare.

Mascalzone Latino Audi Team è il nuovo Challenger dell’America’s Cup

 Con la conferenza stampa di ieri di BMW Oracle Racing, il nuovo Defender dell’America’s Cup, si conclude la trentatreesima edizione e si apre la trentaquattresima.

Russell Coutts, lo skipper del team di Larry Ellison ha confermato che il Golden Gate Yacht Club accetta la sfida del Club Nautico di Roma in rappresentanza di Mascalzone Latino Audi Team. Il team presieduto da Lara Ciribì Onorato è dunque il nuovo Challenger of Record per la 34ma America’s Cup.

Suo marito Vincenzo, l’esperto velista che ha guidato Mascalzone Latino nelle due precedenti campagne di America’s Cup, ha dichiarato: “Grazie Larry, grazie Russell, seguirò questo ruolo con onestà, passione e amicizia”.

Bmw Oracle ha vinto la 33a America’s Cup

 Alinghi ha messo in campo tutte le sue energie domenica nel tentativo di difendere la 33a America’s Cup. Il team Svizzero, portacolori della Société Nautique de Genève ha controllato l’avversario per la maggior parte del primo lato del percorso a triangolo, ma non è poi riuscito a tenere testa al Challenger BMW Oracle Racing e ha perso la regata per 5 minuti e 26 secondi, e la 33a America’s Cup per 2 a 0.

Ernesto Bertarelli, presidente del team e timoniere principale, si è congratulato con l’avversario dopo la regata: “I miei complimenti a BMW Oracle Racing. La loro barca era più veloce, nessun dubbio su questo”.

Online il nuovo sito ufficiale dell’America’s Cup

 Design lineare e navigazione intuitiva saltano subito all’occhio, ma le innovazioni più importanti per la comunicazione di questa edizione sono i video live in streaming ed i social network (Twitter e Facebook), che rappresentano solo alcune delle caratteristiche di questo emozionante new media che il Consorcio Valencia 2007 utilizzerà per mostrare al mondo la 33ma America’s Cup.
Collegandosi a www.americascup.com, i visitatori avranno accesso a tutte le informazioni inerenti all’evento, disponibili in tre lingue (Inglese, Spagnolo e Francese), suddivise in quattro sezioni principali:

– Lo scenario (The Context)- tutto sull’America’s Cup, dalla sua nascita ad oggi.
– I protagonisti (The Actors) – i team, l’organizzazione, i membri della giuria
– La sede (The Venue) -Valencia, Port America’s Cup, webcam
– The Regatta – Quest’ultima sezione include tutto quanto è collegato la 33ma America’s Cup : ultime notizie, interviste, foto, video, risultati…oltra all’accesso al Quiz, il concorso domande e risposte con premi interessanti per tutti i visitatori del sito.

Conto alla rovescia per Alinghi e l’America’s Cup

 A meno di tre settimane dalla prima regata dell’America’s Cup, Alinghi ha organizzato un incontro con la stampa internazionale nella sua base di Valencia per raccontare le ultime novità sulla regata e per capire cosa succederà nei prossimi giorni prima dell’inizio dell’evento.
Le condizioni meteorologiche hanno impedito ad Alinghi 5 di uscire in mare per il consueto allenamento, ma i giornalisti presenti hanno comunque avuto modo di ammirare da molto vicino la barca.

Ernesto Bertarelli, Presidente di Alinghi e Brad Butterworth, skipper del team, hanno accolto i giornalisti con un breve resoconto di questi primi giorni di allenamento a Valencia. “Siamo pronti, stiamo navigando, il team è al lavoro e motivato verso l’obiettivo. Finalmente ieri abbiamo visto scendere in acqua anche i nostri avversari e anche loro sembrano essere pronti. Cominciamo dunque a regatare come previsto e cerchiamo di disputare una grande America’s Cup. Proviamo a lasciarci alle spalle due anni di problemi e di discussioni e vediamo chi ha la barca più veloce” ha dichiarato Bertarelli.

Ancora scintille tra Alinghi e Bmw Oracle

 Riportiamo di seguito la lettera spedita il 15 gennaio dal Commodoro del Golden Gate Yacht Club al suo parigrado della Société Nautique de Genève: vi si chiede di ritrattare le dichiarazioni di B. Butterworth (del team Alinghi) sull’incontro avvenuto a Singapore tra le parti.

“Caro Commodoro Firmenich,
chiedo formalmente che il suo yacht club ritratti immediatamente i commenti rilasciati dai rappresentanti del vostro Defender dell’America’s Cup, Alinghi.

Ancora scontro legale tra Bmw Oracle e Alinghi

 Il punto di vista di Bmw Oracle

Può il Defender svizzero regatare con vele costruite in America? Questa è la domanda che il Golden Gate Yacht Club ha rivolto oggi (ieri, ndr) alla Corte Suprema dello Stato di New York.
Il GGYC ha chiesto alla Corte di risolvere questo problema dopo la rottura delle discussioni durate 2 giorni a Singapore con il Defender dell’America’s Cup, la Société Nautique de Geneve, che erano finalizzate al raggiungimento di un accordo consensuale fino a quando i negoziati si sono interrotti. L’incontro di Singapore ha fatto seguito ad un altro che si è tenuto a Valencia la settimana scorsa, in cui era stato compiuto un atro sforzo positivo per risolvere la questione.
“Siamo ovviamente dispiaciuti di vedere svanite le possibilità di raggiungere un accordo”, ha commentato Russell Coutts.
All’incontro erano presenti anche David Kellet del Comitato esecutivo della Federazione Internazionale della Vela (ISAF), e David Tillett, Presidente della Giuria Internazionale della 33° America’s Cup.

Ancora nei tribunali la scelta della località dell’America’s Cup

 Il Defender dell’ America’s Cup, la Société Nautique de Genève (SNG), ha esposto ieri mattina le sue ragioni davanti alla Divisone d’Appello della Suprema Corte di New York per sostenere i suoi due fondamentali diritti sanciti dal Deed of Gift: il diritto di scegliere la sede e il diritto di regatare contro un challenger che rispetti le regole di stazza contenute nel Deed of Gift.

“Il Defender si augura che i cinque giudici della Divisione d’Appello vogliano rispettare e confermare i diritti riconosciuti dal Deed of Gift relativamente alla scelta della sede dell’evento e alla scrittura delle regole, così come è stato per 158 anni in passato e per 32 edizione dell’America’s Cup. Se viceversa fosse confermata la decisione del giudice Kornreich, il Defender sarebbe privato per la prima volta nella storia dell’America’s Cup dei suoi fondamentali diritti di scegliere la località dove svolgere l’evento. Ci aspettiamo dunque una sentenza d’appello che ribalti quella di primo grado, al fine di andare avanti con l’organizzazione della 33a America’s Cup e di tornare in acqua” ha dichiarato il vice-commodoro Fred Meyer.