Per quanto riguarda la barca non troviamo abbia senso, mentre il mondo sta attraversando la più profonda crisi economica dal ’29, pensare ad una nuova classe. Una nuova classe significherebbe infatti investire immediatamente cifre ingenti nella ricerca, gettando via, al contempo, una classe con oltre 100 barche costruite. Per far si che la Coppa superi i traumi esterni, l’attuale crisi economica in primis, e i traumi interni causati dal protocollo di Alinghi e dalle conseguenti vicende legali, è necessario far ricorso almeno ancora una volta alle barche ACV5 che hanno comunque già garantito grande spettacolarità. Questo consentirebbe a molti team di partecipare con un investimento contenuto, magari anche con le barche realizzate per l’ultima Coppa e, soprattutto, con un senso di realismo economico nella ricerca degli sponsor”.
Vincenzo Onorato
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