Il team Athanor lotta al Mondiale ORC di Brindisi

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Brindisi, 8 luglio 2009. E’ il giorno della lunga che tanto lunga non è. Poco meno di dodici ore per percorrere le 80 miglia del tracciato “verso sud”, messo in acqua per il secondo giorno di regate del Mondiale ORC di Brindisi, delude un po’ le aspettative del team capitanato da Massimo Russo, che vede Vasco Vascotto al timone e Gabriele Bruni alla tattica. Il “monobordo” per arrivare ad Otranto con vento leggero e la rotazione dettata da Eolo, proprio nel passaggio di metà regata, accorcia notevolmente il gap sin a quel punto imposto dalle barche più lunghe al galleggiamento.

Athanor Ola Città di Siracusa alla boa è quinto (compensato), perdendo però terreno nella seconda, malgrado l’ottimo lavoro svolto da tutto l’equipaggio, le ottime scelte tattiche di Bruni e la precisa conduzione al timone di Vascotto.

A conti fatti il team siciliano occupa ora la quinta posizione in classifica generale, unico dilemma, non poter scartare uno dei risultati parziali di questa regata. Oggi si torna a battagliare tra le boe che disegneranno i bastoni previsti da calendario, il team è concentrato e pronto come sempre.

“Purtroppo paghiamo il gap cronometrico con i più piccoli in queste regate lunghe – sono le parole di Vasco Vascotto, timoniere di ATHANOR OLA CITTA’ DI SIRACUSA – abbiamo fatto un’ottima regata, ma l’effetto elastico dettato dalle rotazioni dei venti ha favorito chi stava dietro, accorciando così la flotta e tagliandoci un po’ le gambe nella seconda parte di regata.”

“Personalmente vedo questa regata un po’ troppo corta per esser denominata lunga – sono le parole di Gabriele Bruni , tattico e team manager di ATHANOR OLA CITTA’ DI SIRACUSA – il team ha lavorato molto bene, siamo sempre stati in regata fino a metà. I più veloci alla fine sono stati penalizzati un po’ troppo a mio avviso.”

“In questa competizione la lunga lascia un po’ a desiderare, troppo corta per un vero campionato off-shore – sono le parole di Massimo Russo, armatore di ATHANOR OLA CITTA’ DI SIRACUSA – inoltre, non c’è la possibilità di scartare almeno una metà di questo percorso a punti, esser tra i più veloci non è un vantaggio in questo caso.”

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