Itg Investment Research: nel 2012 previsti rincari per le crociere

di Redazione 198 views0

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I prezzi delle crociere internazionali sono destinati inesorabilmente a crescere per tutto il corso del 2012: i turisti possono comunque fare affidamento sul continente europeo per le migliori tariffe, almeno secondo quanto preventivato da Matthew Jacob, uno dei principali analisti dell’industria nautica e che svolge il proprio lavoro per la Itg Investment Research di New York. A suo dire, infatti, i clienti non si sono finora posti il problema del possibile impatto economico delle loro vacanze, oltre ad altre operazioni quali l’acquisto di vari beni, tanto che ormai i prezzi in questione si stanno assestando su valori piuttosto elevati, un trend che durerà anche tutto il prossimo anno.

I principali esborsi andranno ovviamente a interessare alcune rotte piuttosto che altre. Nello specifico, i rincari maggiori sono quelli dell’Alaska, stato federale americano in cui le crociere stanno diventando sempre più costose e proibitive, ma lo stesso discorso vale anche per delle mete classiche, come ad esempio gli itinerari nei Caraibi, soprattutto se le compagnie coinvolte andranno a varare nuove imbarcazioni. Lo stesso Jacob ha poi ribadito di essere sicuro del fatto che determinati viaggi e navi beneficeranno di sconti importanti rispetto all’anno che ormai si accinge a terminare, ma comunque tutto dovrà andare a basarsi su una media complessiva abbastanza alta, dunque non si possono riporre grandi aspettative in questo senso.

Il Vecchio Continente, come già accennato in precedenza, rappresenta il luogo preferito dai crocieristi, quello su cui si può essere maggiormente fiduciosi dal punto di vista economico e delle varie offerte, con un buon momento che sta durando almeno dalla scorsa estate. Le traversate europee sono dunque destinate a subire una certa pressione, nonostante una buona parte del Mediterraneo sia soggetta a meno appetibilità, a causa principalmente delle tensioni geopolitiche che si registrano in alcune zone (in primis il Medio Oriente) e di alcune destinazioni che non vengono gettonate con continuità.

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