Due ricette da barca con anima di mare: quando la tradizione incontra l’eleganza di aMare

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Per chi ama la barca a vela, il mare non è solo un orizzonte, ma uno stile di vita. Lo sanno bene Fausto e Sergio, i due fondatori del ristorante aMare a Roma, che al mare devono tutto: i loro ricordi, la loro ispirazione e una lunga tradizione familiare legata alla pesca. Nati e cresciuti in una famiglia di pescatori del basso Lazio, hanno trasformato quella cultura fatta di albe sul molo, reti stese al sole e cucina semplice ma autentica in un progetto raffinato e contemporaneo nel cuore del quartiere Prati.

Ma alcune delle ricette che oggi troviamo nel menu di aMare nascono proprio a bordo, pensate per chi ama cucinare anche in rada, tra il rumore delle onde e il profumo del sale. Ecco due piatti perfetti da preparare in barca, ma anche da assaporare con un calice di vino nel loro ristorante.

1. Insalata di mare tiepida con patate, sedano e gamberi

Un classico senza tempo, facile da preparare anche con una cucina da bordo. Basta lessare delle patate, tagliarle a tocchetti e unirle a gamberi sgusciati (bolliti per 2-3 minuti), rondelle di sedano croccante, un filo d’olio extravergine d’oliva, prezzemolo e qualche goccia di limone. A bordo si può preparare tutto in anticipo e servire tiepido al tramonto.

Nel menu di aMare questa ricetta viene impreziosita con gamberi rossi del Tirreno, olio agrumato e sale affumicato. Una leccornia da provare almeno una volta nella vita.

2. Spaghetti con alici fresche, mollica croccante e prezzemolo

Altro piatto da veri marinai: le alici fresche si puliscono in un attimo, si scottano in padella con aglio, olio e peperoncino, mentre si cuoce la pasta. Si manteca tutto con un po’ d’acqua di cottura e si serve con mollica tostata. Un primo profumato, sapido e ricco di omega-3, perfetto anche in cambusa.

In versione aMare, il piatto diventa ancora più elegante grazie all’aggiunta di zest di limone, pangrattato di pane di Lariano e alici del Mar Cantabrico.

Il consiglio dello chef Paolo (che ama cucinare anche in mare):

“Il segreto in barca è la semplicità organizzata. Prepara gli ingredienti prima della navigazione, conserva il pesce pulito sottovuoto o nel ghiaccio e tieni sempre una padella antiaderente buona e una pinza da chef. Ma soprattutto: mai girare la pasta con il vento in poppa! L’ultima volta che ci ho provato mi è volato via il mestolo a largo del Giglio!” (ovviamente recuperato).

Che siate in rada o a tavola, il mare si può assaporare davvero. E se siete a Roma, sapete già dove ancorare per una serata perfetta.

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