Quando si parla di diportisti in Italia, purtroppo, si fa una gran fatica a trovarne di età inferiore ai 35 anni e la situazione comincia ad essere molto preoccupante. I dati ufficiali, infatti, parlano chiaro: solo il 7,65% dei diportisti ha meno di 35 anni. La conseguenza è facilmente intuibile da tutti voi: il futuro della nautica potrebbe essere veramente a rischio.
Questi sono i risultati di una ricerca che è stata portata a termine da Assonautica in ben 160 città di mare. Lo studio, che è stato denominato Italian Yachtsman Portrait, è stato svelato durante la IV Conferenza di Sistema a Pescara. I dati parlano veramente chiaro: il 70% delle persone che vanno in barca ha un’età che supera i 65 anni.
Se da un lato le imbarcazioni si stanno evolvendo notevolmente dal punto di vista tecnico, è altrettanto chiaro come non vi sia in atto un aumento della domanda da parte delle nuove generazioni. Manca la passione per il mare: l’obiettivo, come emerso anche dall’importante incontro di Pescara, è quello di lavorare il più possibile sull’accessibilità al mondo della nautica. Si tratta di compiere uno step a livello culturale, economico e proprio fisico di accesso al mare.
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