Carta nautica insufficiente sulla Costa Concordia

di Redazione 298 views1

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La Costa Concordia è ancora inclinata all’Isola del Giglio e non è ancora chiaro quali saranno le procedure per la rimozione del relitto. L’indagine, però, prosegue e si è aggiunto un nuovo tassello alla ricostruzione dell’accaduto.


In tribunale, un consulente della procura interrogato dal pm Alessandro Leopizzi, ha detto che sulla nave la cartografia di bordo era insufficiente a prevedere l’esistenza dello scoglio. In pratica le carte presenti sulla Costa Concordia potevano garantire una navigazione tranquilla in alto mare ma non sono e non sarebbero state sufficienti per la navigazione sicura sotto costa, perché non evidenziano gli scogli.

La carta nautica usata da Schettino per tracciare la rotta, quel 13 gennaio di due anni fa, riporta per esempio lo scoglio de Le Scole ma non consente di vederlo così come non evidenzia i dettagli degli scogli minori e dei fondali. È facile dunque che la Concordia di squarciò sul lato sinistro proprio per questo motivo.

Un consulente della procura, il professor Scamardella, ha spiegato che la nave ha urtato a distanza di 15-20 centimetri dallo scoglio de Le Scole. Di tutto il resto Schettino si accorse all’ultimo momento, quando ormai correggere la rotta era impossibile. I consulenti sentiti dalla procura hanno detto anche che un errore molto grave di Schettino fu di tracciare e poi seguire una rotta con la prua della Concordia rivolta verso l’isola.

L’errore, nella pratica, è stato del timoniere indonesiano Rusli Bin, il quale, pur non riuscendo a seguire gli ordini di Schettino fu promosso timoniere. Il cartografo di bordo si chiamava invece Simone Canessa.

La carta nautica è uno strumento fondamentale. Attraverso i colori si evidenziano particolari e informazioni utili ai naviganti. Ci sono simboli e titoli tra cui stemmi, località, la scala usata, indice grafico, le correzioni e i riferimenti per le quote.

Commenti (1)

  1. When I was in the Royal Navy the captain was taltoly resposonsible for his ship and all of the crew. He would also be the last man to leave his ship. (not sexist there were no ladies on board in my day!) Terry Paling

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