L’artefatto ha poi cambiato proprietà diverse volte nel corso degli anni, ma fortunatamente è finito anche nelle mani esperti dei restauratori della Wooden Canoe Heritage Association; i segni dell’età c’erano ovviamente tutti, ma il lavoro di uno dei membri dell’associazione, David Lanthier, ha consentito di riparare il tutto e di far tornare il mezzo ai suoi antichi splendori. La città sta assegnando una grande importanza a questa esposizione, anche perché lo stesso Lanthier è riuscito a dimostrare con prove inoppugnabili e legali che la canoa apparteneva realmente ai Philip, i rischi di una contraffazione storica si sono verificati a ripetizione in passato e quindi la prudenza non è mai troppa.
Un prezioso sostegno è stato fornito dal governo della Columbia Britannica, il quale ha aiutato il museo nell’acquisizione, anche se poi è stata dovuta sfruttare la biblioteca pubblica per ospitare la canoa, visto che non esisteva spazio adeguato. Come è ovvio che sia, ora il museo di Whistler punterà molto su questa “attrazione”, in grado di richiamare visitatori a frotte, soprattutto dal territorio nazionale.
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