Secondo i primi commenti a caldo, tra l’altro, l’edizione di quest’anno sarà tra le più competitive della storia. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che ogni singola squadra sarà composta da undici velisti professionisti, i quali dovranno spendere gran parte del loro tempo a bordo della loro imbarcazione, con esperienze estreme che prevedono, ad esempio, temperature di quindici gradi al di sotto dello zero nella parte meridionale dell’oceano, fino ai quarantacinque gradi dell’equatore. I mezzi prescelti pesano all’incirca quattordici tonnellate quando si imbarca parecchia acqua a bordo, dunque anche questo dettaglio fa ben comprendere con quali avversità si avrà a che fare nei prossimi giorni.
Come hanno spiegato alcuni dei partecipanti, si tratta di una gara alquanto pericolosa, ma è sempre importante mantenere la mente sgombra da cattivi pensieri: in pratica, i pericoli devono essere monitorati in maniera costante, non solo per sé stessi, ma anche per tutto il resto dell’equipaggio. Vi sono, poi, molti aspetti brutali da considerare, come l’imprevedibilità dell’oceano, l’assenza quasi totale di sonno, la nutrizione piuttosto complicata e molto altro. La prima tappa, infine, prevede la già citata partenza da Alicante e l’arrivo a novembre a Città del Capo, in Sudafrica.
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