Da queste parti si possono trovare oltre trecento compagnie attive nell’ambito delle crociere turistiche, che rappresentano per l’Egitto una delle principali fonti di reddito, ma in quest’ultimo mese di ottobre quelle che realmente possono dire di aver navigato sono circa una quarantina. Secondo una di queste società, la Beau Soleil, le navi vengono mantenute aperte solamente per il pagamento dei salari, ma non per incassare denaro navigando sul fiume più lungo del mondo. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, occorre sottolineare come il numero di turisti che si recano in vacanza in Egitto siano calati di oltre un terzo nel corso del secondo trimestre del 2011, un dato che rappresenta un confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Molti sono quelli che cancellano le loro prenotazioni, un danno incalcolabile per il settore nautico e non solo. Secondo il Ministero del Turismo locale, il tasso di occupazione degli hotel si aggira attorno al 15%, mentre quello relativo alle navi da crociera è doppio, ma normalmente ci si aspetterebbero percentuali ben superiori (un importante banco di prova sarà rappresentato dall’imminente periodo natalizio).
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