Anzitutto, il relitto può essere identificato da vari punti di vista, in particolare quello archeologico, storico e geografico e tra non molti giorni potremo conoscere il resto della verità in un apposito articolo dello stesso Wilde-Ramsing, in pubblicazione nel periodico Historical Archaelogy. Il governo dello stato americano ritiene fondate queste affermazioni, tanto che il Dipartimento delle Risorse Culturali è convinto che si tratti realmente della nave in questione, la quale porta con sé una serie di ricordi tristi e violenti.
Cosa ne sarà ora del relitto? Si possono già immaginare i risvolti positivi per il turismo nautico della North Carolina: in effetti, il locale Maritime Museum di Beaufort è già pronto ad approfittarne, visto che una imbarcazione del genere impreziosirebbe notevolmente la mostra sui pirati, la quale conta soltanto su alcuni ritrovamenti del passato e su circa 200mila visitatori ogni anno, numero che è destinato a crescere in caso di ulteriori conferme su Barbanera. Gli appassionati sono in procinto di trasferirsi in massa lungo la costa atlantica.
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