Dunque di vivere una vera esperienza in mare aperto, e di confrontarsi con la navigazione d’altura. Ovvero di provare le non usuali sensazioni motivate dal fatto che, da bordo, per un lungo tratto non si scorge all’orizzonte alcun tratto di costa né i rilievi delle montagne. Si naviga quindi senza alcun riferimento visivo. E mentre ai nostri giorni i velisti si possono giovane di sofisticate strumentazioni con il Gps, o navigatore satellitare, fino a una decina d’anni fa la gran parte dei partecipanti si dovevano basare esclusivamente sugli ultimi rilevamenti finchè era possibile scorgere la costa o un faro. Poi l’unico aiuto veniva dalle stelle e dalla bussola. Stavolta, su ‘Magic’, questa fantastica esperienza è stata vissuta dalle ragazze del Team Stelle Olimpiche; tutte olimpioniche di diverse discipline. Alcune, dunque, sicuramente rapite anche per il futuro al loro sport di riferimento. ‘Magic’ era timonato da Larissa Nevierov e da Giulia Pignolo, entrambe triestine, la prima specialista nella classe Laser, la seconda nell’Ingling. Si trattava dunque della loro prima esperienza nelle regate d’altura. E con ‘Magic’, lo scorso autunno avevano vinto la Coppa Bernetti, a Trieste, disputata prima della Barcolana. Questa volta sono state nuovamente davvero brave le ragazze olimpioniche. Infatti, in questa regata già dura e impegnativa per i maschi sono giunte al settimo posto in tempo reale, ovvero davanti a numerosi equipaggi maschili, sia della Duecento X 2 che della Duecento in equipaggio. E non è stata per nulla una regata semplice. Era infatti iniziata con un forte scirocco, che aveva costretto gli equipaggi alla prima traversata dell’Adriatico di bolina (con il vento quasi di fronte). Poi sono seguite le bonacce. Trappole costituite da ‘buchi’ nella pressione del vento, dai quali è spesso quasi impossibile sfuggire, mentre, sovente, a poca distanza altre barche più fortunate imboccano il corridoio del vento e si avvantaggiano, a volte anche in modo irrecuperabile. La tattica seguita dalle ragazze di ‘Magic’? Per sconfiggere lo scirocco hanno risalito l’Adriatico facendosi sospingere dal vento fino a Grado. Poi bonaccia. Quindi ancora vento sostenuto fino lungo la costa Istriana e a Sansego. Dopo la virata, nel nuovo attraversamento del Quarnero, nuove bonacce. Quindi nuovamente scirocco, per gli equipaggi che sono riusciti a riagganciare le zone dove il vento soffiava più sostenuto. La Duecento X 2 è stata vinta da Bluecombe con a bordo Juris e Rinaldo. Nella Duecento in equipaggio si è imposto Marinariello, un FArr 40 di Carlo De Bona, dello Yacht Club Lignano.
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