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Una giornata lunga, lunga davvero. Non tanto per le miglia – trentasette, roba da niente o quasi per i TP52 – ma per il vento: debole, di direzione variabile, che ha impantanato le barche in una lenta navigazione attraverso il Golfo di Palma. Lo start arriva, in ritardo, alle 14.25 con grande affollamento sul “pin”, Bribon è il primo sulla boa, Mutua Madrilena, parte con il freno a mano tirato proprio per un ingaggio con lo stesso Bribon. Valutazioni sul meteo a parte, non va dimenticato che questo era lo stesso per tutti. Merito quindi a Quantum – Terry Hutchinson – capace di incasellare due primi. Due, perchè la prova di oggi ha attribuito risultato doppio.

Nella scia dello scafo verde e nero, battistrada dopo quattro secondi in sei prove, si sono inseriti i tedeschi di Platoon. Anche in questo caso, due risultati identici, buoni per scalare la classifica di tappa e insediarsi al secondo posto. Peggio di ieri, ma non per questo fuori dal podio, Matador si accontenta di un doppio nove: diciotto punti che lo portano a quota quarantaquattro, giusto a metà strada tra chi precede e Artemis. E Mean Machine? Svelato l’arcano: lo scafo di De Ridder, partito male, finito peggio, è scivolato in quinta posizione distante anni luce dalla quella vetta che occupava solo fino a qualche ora fa. Il Code Zero allo start è stata “una scelta azzardata”.

Mutua Madrilena, ha rimontato ancora una volta, raccogliendo un settimo e un quinto. Piccola scivolata in classifica – da quarto a sesto – ma poco importa vista la graduatoria: i punteggi parlano chiaro, dal secondo al sesto, ballano otto punti. “Siamo partiti in salita causa un ingaggio in partenza con Bribon- sono le parole di Michele Paoletti, Tailer e tattico di Mutua Madrilena – ma dopo qualche minuto un salto del vento a destra ci ha subito rimesso in carreggiata. Nel complesso abbiamo regatato bene con scelte giuste e buone manovre. Ci è mancata un po’ di velocità di bolina, mentre di poppa abbiamo delle buone sensazioni.”

“Una regata veramente lunga quella di oggi con un vento molto instabile – ha commentato Giovanni Cassinari, volanti e sail designer di Mutua Madrilena – siamo partiti con un superlight viste le condizioni di poco vento. Per il laschi abbiamo usato un code zero, come per il lato finale insieme all’a1. E’ importante valutare al momento giusto il tipo di vele da usare, in questa classe dove il tasso tecnico è altissimo.

Redazione

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