“Amici, qui sto facendo davvero delle cose turche! Rieccomi presente sui video dei vostri computer. Perdonatemi il silenzio prolungato ma sono stati 3 giorni un pò così-così, mi capirete… di quelli in cui uno preferisce marcire nella sua acqua putrida e fetida piuttosto che raccontarsi. Sono stati però, come avete potuto vedere, 3 ottimi giorni in fatto di progressi e questo, almeno, mi ha dato un pò di morale.
La ragione di questo malumore non so spiegarvela, girava nell’aria ed oggi, come mazzata finale, ho notato che un altro pannello sta incontrando problemi. Niente di simile agli altri, infatti per questo temo si sia verificato un cortocircuito a causa dell’abbondante pioggia di ieri (non me lo spiego altrimenti). Nel giro di poche ore, come si può notare dalla foto, si è creata una bolla d’aria tra il pannello e la plastica di protezione superficiale ed in più, la parte vicina al talloncino nero è nera bruciata e molto, molto calda (ustionante).
Ancora presto per dire se è KO oppure no, ma io non ho perso tempo e mi sono così innervosito che ho passato un pomeriggio nero. Non si può dire che sia molto fortunato in questi ultimi tempi. Non faccio a tempo ad assorbire una botta che subito me ne arriva un’altra tra capo e collo! è sempre però grazie a Francesca – Penelope – che riesco a guardare il “dramma” con occhi più obbiettivi e mi è sempre di grande aiuto.
Come dice lei dovrei imparare ad accettare come vengono le cose che non posso cambiare, quelle su cui non posso avere il controllo, e sforzarmi di pensare e dedicare le mie energie solo a ciò che invece posso controllare. Ora va molto meglio, in effetti, pensandoci, ha pienamente ragione. La tecnologia è una componente che non posso modificare (questa ho e questa mi tengo con tutti i problemi che mi procura), mentre finché le circostanze non creeranno ulteriori impedimenti non mi rimane altro da fare che REMARE.
Questa è l’unica cosa che so fare e che è sotto il mio controllo. Devo dire che in questi giorni mi riesce anche piuttosto bene. Non vi pare? Da oggi posso dire con tutta franchezza che quest’avventura è diventata una scommessa. Io ho puntato la mia fiche, mi giocherò le mie poche carte che mi restano nella speranza che possano bastare! Il resto lo deciderà la sorte. Prima parlavo di abbondante pioggia.
Ieri, una giornata nuvolosissima con parecchi piovaschi sparsi intorno a me, nel pomeriggio sono stato raggiunto da 3 acquazzoni, uno di seguito all’altro, che mi hanno lavato da capo a piedi fino al midollo. Non ci pensavo neppure di alzarmi dal carrello e così mi sono anche fatto la prima, grande, rinfrescante e purificatrice doccia dal giorno della partenza. Per mezz’ora l’acqua piovana mi ha ripulito da tutto il sale che avevo addosso, non finiva più di colare e gli occhi mi bruciavano sempre di più e alla fine profumavo quasi di bucato! è stata talmente abbondante che tenendo la bocca aperta mi sono fatto anche una discreta bevuta!
Un attimo fa, ho sentito strani rumori sotto la chiglia che non potevano essere certamente causati da dorado e con una certa curiosità (pensavo di trovare una balena) mi sono affacciato con la torcia frontale a led e nell’acqua ho scorto l’occhio retroluminescente di uno squalo che si agitava battendo la pinna contro il mio timone. Devo dirvi la verità? Per un attimo mi sono ballate le gambe, poi ricordandomi che il mio manuale dei pesci dice che la carne di alcuni squali è gustosissima ho impugnato il fucile. Non l’ho più rivisto. Finirò l’aggiornamento poi tornerò fuori. Era sicuramente oltre il metro e 70, colore ed aspetto non riconosciuti. Vi saprò dire…”
L’ultima posizione rilevata per Bellini è 12°03′42.00” S e 116°41′55.00” W. E’ comunque possibile controllare dove si trova la “Rosa di Atacama II” in qualsiasi momento tramite il sito di Alex cliccando QUI.
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