Luca Alberti (presidente di A.B.C. Associazione Bambini Chirurgici) ha illustrato le finalità di A.B.C., associazione nata per far tesoro dell’ esperienza diretta e per poter aiutare altri genitori e bambini; gli obiettivi raggiunti; le tante iniziative concrete portate a termine in soli due anni e mezzo. Grazie all’opera di ABC è stato possibile finanziare la ricerca, affittare un appartamento per i genitori che non abitano a Trieste, supportare una psicologa- psicoterapeuta dedicata al reparto di Chirurgia, comprare macchinari e attrezzature e molto altro.
Il primario della Chirurgia Pediatrica del Burlo, dottor Jurgen Schleef ha posto l’accento su fatto che queste iniziative, oltre a sensibilizzare positivamente le persone su problematiche spesso sconosciute ai più, aiutano a consolidare i rapporti che già intercorrono tra i due ospedali pediatrici Burlo e Gaslini. Il medico di origine tedesca che con grande umanità e preparazione dirige questo settore dell’ospedale triestino si è anche complimentato con A.B.C. e con le persone che animano l’associazione come Giusy Battain e la vice-presidente Giuliana Cosulich, per il grande lavoro svolto finora nella salvaguardia delle famiglie, ma anche in supporto ai medici.
Il clou della serata si è registrato nel momento dell’emozionato intervento della giovane navigatrice che ha illustrato la sfida che intraprederà in mare con l’imbarcazione Alto Adriatico 38: dal suo coinvolgimento emotivo da quando ha legato il suo nome ad A.B.C. alle fasi della preparazione vera e propria fino al momento della partenza. La presentazione si è poi conclusa con l’intervento di Lorenzo Luxich, portavoce del cantiere Alto Adriatico e di Mauro Pelaschier, noto velista a livello internazionale, ma soprattutto padre di Margherita.
Luxich ha presentato un suggestivo filmato con le immagini del lavoro appassionato dei maestri d’ascia del cantiere che in questa barca si unisce alle tecnologie più moderne e a materiali innovativi come il carbonio e il basalto. Mauro Pelaschier (padrino di AA38) ha ancora una volta espresso tutto il suo plauso e la gioia per l’impresa che sua figlia prossimamente andrà a compiere sia nel suo ruolo di padre che in quello di marinaio di grande esperienza.
Dopo tutti gli interventi la serata si è conclusa con una tipica cena triestina: gnocchi con gulasch e strudel, il tutto innaffiato con i vini Castelvecchio Vigneti di Sagrato, sponsor del progetto “libera la vita, libera le vele. Dopo le prove tecniche di Alto Adriatico 38 effettuate nelle scorse settimane inizieranno a breve gli allenamenti in mare di Margherita in vista della partenza.
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