Rolex Middle Sea Race, andamento lento

di Redazione 223 views0

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La 29° Rolex Middle Sea Race ha assunto una personalità ben definita, analogamente a tutte le precedenti edizioni. Le 77 barche in gara hanno trascorso gran parte della giornata incollate tra loro completamente abbonacciate. Ci sono stati scarsi progressi, dunque, lungo la costa nord-orientale della Sicilia. Un’enorme alta pressione incentrata sull’Ungheria e sul Mar Nero, si estende dalle Baleari a ovest, fino al Mar Caspio a est e copre interamente il percorso di gara. Esistono delle brezze termiche locali e un debole flusso d’aria da est. Queste condizioni stanno mettendo a dura prova la pazienza, l’abilità e la calma degli equipaggi. Alle ore 18.00 CET i leader Alegre (GBR), Moneypenny (USA) e Rosebud (USA) procedevano a 7 nodi di velocità ed erano in procinto di raggiungere Capo Gallo dopo una lunga, lenta e faticosa giornata.

Ieri notte (domenica) e le prime ore della mattinata (lunedì) sono andate bene per le barche più piccole e lente. All’uscita dello Stretto queste hanno, infatti, trovato una sostenuta brezza da sud-est che le ha sospinte verso nord alla volta di Stromboli. Le barche piccole sono state più fortunate rispetto agli yacht più grandi e veloci che, poco dopo aver doppiato l’isola più settentrionale del percorso, si sono imbattuti in un buco di vento. Di conseguenza la flotta si è improvvisamente compattata. Questa sera i leader hanno trovato un po’ di vento e sono riusciti ad allungarsi sul resto del gruppo. Ci si chiede quanto la brezza potrà perdurare e fra quanto raggiungerà le barche piccole.

Ivan Mellia a bordo di Windriven (MLT), in uno dei gruppi nelle retrovie, ha chiamato ieri sera mentre lasciava lo Stretto: “abbiamo 10 nodi di vento da sud-est, navighiamo con lo spinnaker e non potremmo volere di meglio. Per un po’ dovremo fare i conti con il traffico, ma fa caldo e stiamo per gustarci una cena a base di ‘beef pie’.” Oggi le condizioni sono state molto più difficili: pochissimo vento, scarsi progressi e, peggio ancora, il ‘beef pie’ di ieri sera l’ultimo pasto decente a bordo. Windriven si trova in un gruppo di nove yacht che include Ricomincio da tre (ITA), Escape (MLT), Stormvogel (ITA) (vincitore in tempo reale nel 1968 & 1969), Elusive Medbank (MLT), Solair (GER), Lazy Duck (MLT), Airmalta Falcon (MLT) e Nisida (GBR).

Hilary Cook di Nisida ha approfittato delle rilassate condizioni del pomeriggio per chiamarci: “siamo bloccati al largo di Filicudi, a ovest di Stromboli. Abbiamo avvistato ben 22 barche intorno a noi. Ci stiamo divertendo con gli altri equipaggi vicini circostanti e godendo il bel sole.” Cook e il co-skipper Peter Hopps hanno partecipato a numerose edizioni della regata e sono sempre rimasti bloccati a Stromboli. A maggio hanno scalato questo vulcano ancora attivo, quindi ieri notte hanno apprezzato la possibilità di “osservare minuto per minuto le sue eruzioni da ogni angolo immaginabile!”

La situazione non è molto migliore nella parte anteriore della flotta. Il 56 piedi VeoliaOceans Bostik (FRA) naviga in compagnia del Cookson 50 Lee Overlay Partners (IRL) di Adrian Lee a nord del vulcano dormiente Alicudi- l’isola più a occidente di tutto l’arcipelago delle Eolie. Charles Caudrelier ha dichiarato: “il mare è liscio come un olio. Il vento è insignificante e la giornata è dura. Fortunatamente l’atmosfera a bordo è ottima e procediamo in rotta a una velocità di 2.5 nodi.” Caudrelier ha aggiunto: “ieri , dopo essere usciti dallo Stretto, abbiamo navigato per un’ora con una brezza tra 18 e 20 nodi e abbiamo superato molte barche navigando a più di 15 nodi. E’ stato fantastico.”

Accanto a Bostik naviga la prima delle barche maltesi, Strait Dealer di David Franks. Come molti altri, dopo Stromboli Franks ha optato per una rotta verso ovest, ma si è poi dovuto buttare a sud verso la costa della Sicilia in cerca di vento. Benji Borg è uno dei due velisti a bordo di Strait Dealer, insieme a Yann Rossi, ad aver imparato i segreti dell’andare della vela con il Malta Young Sailors Club. Borg ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi dei Piccoli Stati d’Europa svoltisi a Monaco nel 2007, e si sta godendo la regata nonostante l’assenza di vento: “procediamo bene anche se il vento è leggero. A bordo siamo tutti felicissimi di essere qui.”

Il Malta Young Sailors Club, istituito 12 anni fa con sede a St Paul’s Bay, ogni anno sforna una serie di abili velisti e veliste in erba. Tra gli altri soci che stanno partecipando alla Rolex Middle Sea Race 2008 figurano Sebastian Ripard e Daniel Calascione su Lazy Duck, Maya e Christophe Podesta su Elusive Medbank e Matthew Scicluna, timoniere principale di AirMalta Falcon. Nelle retrovie della flotta, l’italiana Oxygene è una delle tre barche ad aver doppiato Stromboli questa mattina. Giovanni Cerulli, membro dell’equipaggio, ha dichiarato: “ieri sera abbiamo avuto parecchio vento, ma durante la notte ci sono stati molti fastidiosi buchi di vento. Abbiamo una barca alle spalle e una davanti a noi a nord, quindi non siamo soli. Abbiamo visto bene Stromboli, il cibo a bordo è buono e, anche se sarà difficile riprendere il resto della flotta, siamo contenti.”

In testa alla regata, prosegue l’inseguimento tra Moneypenny di Jim Swartz, Alegre di Andres Soriano e Rosebud di Roger Sturgeon. Alegre e Rosebud si sono separate da Moneypenny, che durante la notte ha optato per una rotta più settentrionale. Alle 18.00 di lunedì, tutte e tre finalmente navigavano con un discreto vento a un buon passo (in confronto agli standard precedenti) a 7-8 nodi. Tuttavia, devono ancora raggiungere Palermo e nelle ultime 24 ore avranno sì e no percorso 100 miglia nautiche. A mezzogiorno l’equipaggio di Alegre ha riferito: “dopo un paio di giornate impegnate in un intenso testa a testa con Rosebud e Moneypenny, abbiamo avuto un’altra mattinata in cui siamo tutti assolutamente fermi e stiamo facendo del nostro meglio per mantenere la barca in movimento in queste condizioni di vento leggero.” Dopo aver doppiato Stromboli ieri sera in compagnia di Rosebud: “oggi la giornata è iniziata insieme a Rosebud. Ieri sera Moneypenny era subito dietro di noi, ma ha impiegato un po’ più di tempo per doppiare l’isola e pensiamo che durante la notte abbia strambato verso la parte opposta del campo, dato che stamattina non l’abbiamo vista.” La foto che ha accompagnato queste dichiarazioni mostrano l’equipaggio del turno di riposo impegnato con una partita a carte per mantenere vivo l’intelletto. Non certo il modo migliore per godersi il panorama ma prova di quanto a bordo di Alegre prendano le cose sul serio.

Quest’atteggiamento di perseveranza prevale in tutta la flotta. Da bordo di GYR Caspian Services (GBR), lo skipper Andy Middleton ha riferito: “l’equipaggio si sta comportando bene e sta spingendo al massimo la barca. Morale e impegno sono alti, e direi che questo per noi è un buon risultato dato che non abbiamo mai regatato insieme come team prima di lunedì.” Secondo Middleton, che ha partecipato alla regata lo scorso anno, quest’edizione è completamente differente per svariati motivi. Ridendo, ha aggiunto: “se non altro doppiando Stromboli abbiamo potuto osservare le sue eruzioni invece di temere per le nostre vite.”

In merito ai venti leggeri e instabili, complicati da frequenti e improvvisi cambi di direzione, Middleton ha aggiunto: “dobbiamo stare attenti ai grossi buchi d’aria, che devono essere evitati ad ogni costo girandovi intorno, per non rischiare di rimanere completamente abbonacciati. Ieri notte è stato frustrante finire in uno di questi buchi e vedere la flotta passarci via da dietro. Poi abbiamo riguadagnato terreno e stamattina abbiamo ripetuto di nuovo l’esercizio”. Domani si prevedono condizioni simili. Se non altro George David può tirare un sospiro di sollievo. Il record stabilito lo scorso anno con Rambler rimarrà imbattuto per almeno altri 12 mesi.

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