Iscritti alla 34ma America’s Cup: due i team italiani

 L’America’s Cup Event Authority ha dato comunicazione dell’iscrizione di 14 team, oltre al defender Oracle Racing, alla prossima edizione della Coppa America. Per due dei 14 consorzi, l’iscrizione verrà convalidata solo dopo l’esame della documentazione presentata.

Due i team italiani ufficialmente iscritti: il Challenger of Record Mascalzone Latino e Venezia Challenge, che ha ricevuto conferma dell’ammissione alla 34ª America’s Cup dal Golden Gate Yacth Club di San Francisco attraverso una lettera indirizzata al Circolo Canottieri Roggero di Lauria di Palermo.

Quinta tappa della Lombardini Cup 2010

 6 giugno 2010 – Conclusa nella notte la quinta tappa del circuito Lombardini Cup 2010 – III Trofeo Porto di Roma, regata d’altura organizzata dal Club Nautico Roma, Challenger of Records della 34ma America’s Cup.

Con questa nuova formula, che prevede la partenza in notturna il venerdì sera, anche l’arrivo delle barche al porto di Ostia è avvenuto nella notte tra sabato e domenica.

Ad aggiudicarsi la regata, in tempo compensato, Matteo Miceli e Valerio Brinati a bordo dell’Este 35 Whisky Echo di proprietà di Brinati che, questa volta, ha voluto a bordo un capitano d’eccezione, il figlio Manuel di 9 anni.

Ancora nei tribunali la scelta della località dell’America’s Cup

 Il Defender dell’ America’s Cup, la Société Nautique de Genève (SNG), ha esposto ieri mattina le sue ragioni davanti alla Divisone d’Appello della Suprema Corte di New York per sostenere i suoi due fondamentali diritti sanciti dal Deed of Gift: il diritto di scegliere la sede e il diritto di regatare contro un challenger che rispetti le regole di stazza contenute nel Deed of Gift.

“Il Defender si augura che i cinque giudici della Divisione d’Appello vogliano rispettare e confermare i diritti riconosciuti dal Deed of Gift relativamente alla scelta della sede dell’evento e alla scrittura delle regole, così come è stato per 158 anni in passato e per 32 edizione dell’America’s Cup. Se viceversa fosse confermata la decisione del giudice Kornreich, il Defender sarebbe privato per la prima volta nella storia dell’America’s Cup dei suoi fondamentali diritti di scegliere la località dove svolgere l’evento. Ci aspettiamo dunque una sentenza d’appello che ribalti quella di primo grado, al fine di andare avanti con l’organizzazione della 33a America’s Cup e di tornare in acqua” ha dichiarato il vice-commodoro Fred Meyer.