C’è poi una vasta zona dedicata esclusivamente agli acquari, con cento metri quadrati di esposizioni che permettono di ammirare e approfondire il mondo sommerso, una realtà che molti spesso ignorano. La storia, la geografia e perfino la mitologia sono ben amalgamati in ogni stanza del museo. In effetti, è stata ideata un’organizzazione ben precisa. Anzitutto, si dà spazio alla didattica con degli acquari appositamente allestiti che contengono organismi del Mediteranneo, varie collezioni e spugne. Si passa poi all’interessante sezione dedicata alla pesca. In questo caso, sono state raccolte le attrezzature tradizionali del luogo, un modo per fare un tuffo nella storia e apprendere quali erano gli antichi mestieri collegati a questa attività.
Non mancano nemmeno le proiezioni visive e le conferenze, con una sala sfruttata solitamente per seminari e incontri di questo tipo. Infine, il percorso non può concludersi in maniera degna se non si “fa la conoscenza” della vasca tattile e di quella di profondità: nel primo caso, si possono comprendere a fondo le realtà marine e le loro caratteristiche fisiche, mentre la seconda vasca ospita le tartarughe marine che sono ferite e che hanno quindi bisogno di cure e ricovero.
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