Accessori nautici: riscatto italiano al Mets di Amsterdam

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Si è svolta nei giorni scorsi ad Amsterdam la 21esima edizione del Mets, la più grande rassegna mondiale del settore degli accessori nautici: nell’occasione, si sono messi particolarmente in luce gli espositori italiani, che hanno ancora una volta mostrato di competere alla pari coi colleghi tedeschi, francesi, olandesi, inglesi e americani.

La ‘ciliegina sulla torta’ della partecipazione italiana alla manifestazione è stata la consegna del premio «Dame Award 2011», massimo riconoscimento del settore, alla SCM (Stampaggio Costruzioni Metalliche) di Villasanta, vicino Monza.

Il premio è stato assegnato per l’invenzione del oblò rotante con apertura a fasi, un meccanismo che rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnologica e che sembra destinata a sostituire la tradizionale tecnologia fondata sull’apertura ‘a compasso’.

Nella motivazione del premio si legge tra l’altro che il nuovo modello di oblò combina
funzionalità, estetica piacevole e alta ingegneria e offrirà nuove opzioni ai progettisti che cercano di massimizzare il volume interno.

La rassegna olandese ha visto la partecipazione di 230 aziende provenienti da 21 Paesi: la delegazione più numerosa è stata proprio quella italiana, con 103 imprese, raccolte sotto ‘l’ombrello’ dell’UCINA; tra le 43 aziende arrivate in finale nelle varie categorie premiate, otto erano italiane; oltre alla SCM, hanno ottenuto riconoscimenti la Forniture Nautiche Italiane e Cmc Marine, mentre una mozione speciale è andata alla
Razeto & Casareto.

Commentando l’assegnazione del premio Piero Piero Galbani, ne ha sottolineato il grande valore di riconoscimento alla capacità progettuale dell’azienda, che compete su un mercato dove ad esempio le aziende americane investono milioni di dollari per proporre le tecnologie più innovative in occasione del Salone, mentre la SCM ha investito solo qualche migliaio di euro.

L’ideazione dell’oblò rotante risolverà vari problemi di progettazione delle barche, soprattutto per quanto riguarda gli interni, dove i disegnatori sono sempre in lotta per reperire l’ultimo centimetro disponibile.

Redazione

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