Tra l’altro, questa stessa iniziativa è parte integrante di un programma ancora più vasto, il quale prevede il raggiungimento di standard piuttosto elevati in relazione alle energie verdi e rinnovabili: in effetti, anche altre forze armate stanno già provvedendo a ridurre in modo drastico il consumo di combustibili fossili di almeno cinquanta punti percentuali, un traguardo che potrebbe essere raggiunto entro il 2020.
Tra l’altro, bisogna ricordare che i militari di qualsiasi genere negli Stati Uniti sono soliti sfruttare ben il 90% dell’energia che viene complessivamente consumata dal governo federale, dunque la tendenza deve essere urgentemente invertita e la nautica può fornire un sostegno fondamentale in tal senso. Il carburante ricavato dalle alghe è in grado di bruciare in maniera più pulita rispetto a quello fossile e inoltre non richiede alcuna trivellazione o perforazione per essere prodotto. La barca in questione prende il nome dal vice-ammiraglio della Marina Paul Foster ed è stata commissionata nel lontano 1976: qualche mese fa è stata utilizzata anche per l’utilizzo, poi risultato con successo, del Maritime Laser Demonstration.
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