In particolare, quello che ha sempre caratterizzato tale promozione è stato il Made in Italy delle imbarcazioni, con uno specifico riferimento a un brand, vale a dire Buy Italian. In questo modo si era riusciti a creare una sinergia importante con altri mercati nautici ben affermati, in primis quello degli Stati Uniti, del Canada e del Brasile, senza comunque tralasciare paesi come la Francia, la Croazia, gli Emirati Arabi Uniti, la Cina, l’India, la Nuova Zelanda e l’Australia.
Uno spazio ampio lo ha sempre avuto anche la cantieristica navale, con le principali imprese alla ricerca di visibilità per quel che concerne le loro produzioni e forniture. Ora si attendono le nuove prospettive, anche perché il settore deve saper affrontare il mercato internazionale anche senza questo sostegno e senza smarrirsi: lo Sviluppo Economico dovrà illustrare le proprie linee, fino al 1993 è esistito il Ministero della Marina Mercantile, ora appare difficile che questo venga scorporato da quello delle infrastrutture e dei trasporti.
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