Decreto Sviluppo per la nautica

di Redazione 335 views0

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C’è molta curiosità e speranza da parte del mondo della nautica intorno al Decreto Sviluppo varato dall’attuale Governo, in merito alla semplificazione di alcune norme. Sostanzialmente il provvedimento del 5 maggio emanato dal Consiglio dei Ministri dovrebbe adottare sufficienti misure per il rilancio della nautica da diporto, soprattutto della media e piccola impresa, la semplificazione delle norme per la destinazione al diporto di aree portuali dismesse e l’abrogazione della licenza edilizia per i pontili galleggianti.

A fare dichiarazioni riguardo la tassa edilizia sui pontile è stato, soddisfatto, il presidente dell’Ucina – Unione Nazionale Cantieri e Industrie NauticheAlbertoni, Anton Francesco Albertoni:

Fino ad oggi il sistema era farraginoso ed iniquo. I pontili galleggianti sono strutture amovibili. Era come se una roulotte in un campeggio, oltre all’affitto della piazzola, avesse dovuto pagare anche la concessione edilizia

Sono stati inoltre emanati dei provvedimenti sulle semplificazioni del trasporto delle imbarcazioni come veicoli eccezionali che ridurranno i costi e il noleggio/locazione delle imbarcazioni da diporto, con un regime fiscale agevolato a tassazione sostitutiva del 20% per ricavi fino a 15mila euro annui.

Ma ciò che appare più impellente è il rinvio a una regolamentazione uniforne nell’ambito delle concessioni portuali turistiche, attualmente in clima di bufera tra rinnovi non concessi e seguestri da parte dell’autorità giudiziaria. Naturalmente la strada è ancora lunga e si aspetta una conferenza Sato-Regioni ancora da stabilire.

Il senatore Luigi Grillo, da sempre impegnato sul fronte dei trasporti e la viabilità ha dichiarato:

Abbiamo inserito nel decreto, all’art. 7, una norma nuova per favorire l’ingresso dei privati nella realizzazione di infrastrutture. Il privato potrà, a sue spese, proporre di costruire e gestire un’opera non prevista del piano regolatore del comune in questione. Se l’amministrazione locale valuterà la proposta positivamente, l’ente privato godrà dello status di promotore dell’iniziativa e c’è la possibilità – a discrezione dell’ente pubblico – che ottenga la prelazione nel successivo bando di gara.

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