Ottime per tutti i tre giorni di regate le condizioni meteo con un vento costante di 8-12 nodi anche se le maree e le correnti dell’Atlantico hanno messo a dura prova gli equipaggi durante la conduzione delle imbarcazioni. Impeccabile come sempre l’organizzazione che è stata premiata dal successo decretato dal pubblico fra il quale si contava un buon numero di appassionati di vele d’epoca, come sempre molto apprezzate in Francia.
Al Trofeo Lancel Classic Aria ha schierato al timone il triestino Alberto Leghissa, alla randa Enzo di Capua Comandante della Sezione Vela Fiamme Gialle e Campione Italiano 2009 nella categoria J24, all’albero Lorenzo Pujatti, prodiere Ciro Di Piazza, in pozzetto Alessandro Alberti, Federico Boldrin oltre naturalmente all’armatrice Serena Galvani, presidente di ARIE, Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca.
Durante la serata di sabato 31 luglio si sono svolti, come già avvenuto a Gaeta per Grandi Vele, i festeggiamenti del 75° compleanno dello storico 8m SI ed è anche stato presentato il libro “Tu ed Io” dove Serena Galvani ha raccontato con passione, oltre alle vicende storiografiche, anche la narrazione dell’incontro e del successivo percorso che ha accomunato dal 1998 i destini dell’armatrice bolognese e della storica imbarcazione, destini che hanno portato la barca a regatare in Atlantico e a stringere amicizie importanti e durature con la Francia.
Aria – scheda tecnica e storia. Aria è un 8 metri S I del 1935 costruita dal Cantiere Ugo Costaguta di Genova Voltri su progetto di Attilio Costaguta. L’imbarcazione, di notevole interesse storico, è stata ritrovata a Favignana nell’aprile del 1998, ampiamente modificata nel suo progetto originale. Trasportata all’Argentario dall’attuale armatrice, Serena Galvani, è stata riportata all’antico splendore attraverso un delicato restauro conservativo. La linea guida di questo lavoro, oltre alla ricerca storica condotta personalmente dall’armatrice, è stata quella di riportare l’imbarcazione alla sua originalità, operando un restauro conservativo e filologicamente corretto. Mancando il progetto originale, si è lavorato facendo riferimento alle sole immagini fotografiche disponibili e ai pochi documenti cartacei in grado di raccontare le modifiche subite dall’imbarcazione; è stato quindi fondamentale, nella conduzione del restauro, il ruolo dei carpentieri, la cui esperienza ha fatto sì che si potessero leggere i segni degli interventi a cui Aria era stata sottoposta in oltre sessant’anni di navigazione.
E’ in seguito a questo restauro che Serena Galvani decide, sempre nel 1998, la fondazione di ARIE Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca che ha come obiettivo principale il recupero del patrimonio navale italiano riconoscendo l’aspetto culturale delle nostre tradizioni nautiche e marinaresche e le tradizioni delle costruzioni navali locali custodite oramai solo da vecchie ‘maestranze’, molte delle quali non più in attività.
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