Nuove prospettive per i porti turistici italiani

di Redazione 236 views0

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Una sempre più stretta collaborazione tra l’Associazione Italiana Porti Turistici e Federturismo avvia un concreto dialogo con la Conferenza delle Regioni. Un processo che ha visto il suo “start up” nel corso dell’Assemblea generale di ASSOMARINAS svoltasi nell’ambito del 4° BIG BLU di Roma ed alla quale hanno partecipato oltre al rappresentante della Conferenza delle Regioni Alessandro Palmacci, il direttore generale di Federturismo Antonio Colombo ed il presidente di UCINA Anton Albertoni. La massiccia partecipazione all’ Assemblea delle imprese portuali turistiche associate in ASSOMARINAS e distribuite lungo tutta la costa italiana , ha determinato la massa critica in grado di polarizzare nuove iniziative imprenditoriali per una realtà economica che è sempre più legata ed integrata al territorio al punto che “ i nostri porti turistici – ha affermato il presidente di ASSOMARINAS Roberto Perocchio- debbono essere considerati tra gli elementi portanti di quella nuova filiera che dal mare si sviluppa, generando il suo prezioso indotto con importanti ricadute economiche, su tutto il territorio retrostante”.

Ed è stato lo stesso direttore generale di Federturismo Antonio Colombo a sottolineare come nell’azione confindustriale recentemente sintetizzata dal Manifesto del Turismo , si realizzi la volontà di “unire le forze” di questo prezioso comparto e “seguire logiche economiche che consentano economie di scala e non lascino spazio a sprechi…” mentre da parte sua il rappresentante della Conferenza delle Regioni (l’ente di coordinamento dei Presidenti delle Regioni) Palmacci ha testimoniato il recepimento delle istanze dell’Associazione dei Porti Turistici Italiani nell’ambito del vasto dibattito che le Regioni marittime stanno sviluppando in vista di un imminente confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni per stabilire i nuovi “principi guida” che determineranno la crescita delle imprese portuali turistiche dei prossimi anni. Un comparto, quello nautico che, come ha ribadito il presidente di UCINA Albertoni nel settore portuale necessita di misure d’urgenza quali la revisione dei canoni demaniali, la disciplina del rinnovo delle concessioni e la riduzione dell’IVA sui servizi di ormeggio oltre che l’improrogabile aggiornamento della legge 84/94 con riferimento alle aree dismesse nei porti commerciali da utilizzare per lo sviluppo della nautica, obiettivi già annunciati dallo studio dell’Osservatorio Nazionale della Nautica da Diporto ufficialmente presentato all’ultimo Salone Nautico Internazionale di Genova.
“Questa nostra Assemblea generale – conclude Perocchio – ha posto le basi di un sempre più serrato inserimento della portualità turistica nel mondo confindustriale per perseguire quegli obiettivi di sistema ottenibili solo grazie a una razionalizzazione della politica fiscale, ad una semplificazione della normativa concessoria, ad una più moderna programmazione degli interventi infrastrutturali costieri, fino alla completa interconnessione dei servizi alla nautica da diporto con tutte quelle imprese che costituiscono la filiera industriale del turismo italiano”. Un percorso questo condiviso anche dal presidente della Fiera di Roma Roberto Bosi il quale intervenendo ai lavori dell’Assemblea ha riconosciuto ad ASSOMARINAS non solo il ruolo di interlocutore privilegiato di Fiera di Roma per il rafforzamento della politica di marketing territoriale ma anche per sottolineare la dignità e l’importanza delle imprese portuali turistiche e della loro capacità di animazione economica.

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